Recensione - MUD: FIM Motocross World Championship
Il Gioco
MUD: FIM Motocross World Championship non è certamente il primo gioco dedicato alle corse off-road di questa generazione, accompagnato da svariati altri titoli che ci hanno offerto la possibilità di gareggiare fuoristrada, ma è certamente il primo ad offrirci la licenza ufficiale MX1 e MX2 dando finalmente la possibilità ad ogni appassionato di poter utilizzare quel vero e proprio fenomeno del motocross che risponde al nome di Tony Cairoli, pluricampione del mondo in carica di MX1, una vera e propria leggenda della disciplina. MUD offre ai giocatori due modalità di gioco distinte e differenti: la modalità Ufficiale ed il MUD World Tour. Come si può intuire dal nome, la modalità Ufficiale altro non è che la riproposizione dei campionati MX1 e MX2, con tutti i 12 circuiti del mondiale 2011, gli oltre 30 Team ufficiali accompagnati ovviamente dai relativi piloti, per un totale che passa i 50 concorrenti suddivisi nelle due categorie, e tutte le bellissime motociclette protagoniste di questa competizione: dalla KTM 350, passando per le 450 giapponesi fino all'Aprilia ed alla TM Racing per la MX1 e tutte le 250 della classe MX2. Un' offerta assolutamente completa che soddisferà tutti i fan del motocross.In questa modalità possiamo quindi gettarci nell'impresa di vincere il mondiale affrontando tutte e 12 le tappe di questa competizione. Sta al giocatore decidere se partecipare o meno alle prove ufficiali per guadagnare la pole e così scegliere il cancelletto di partenza e se disputare una oppure due manche. Sempre a discrezione del giocatore è anche la durata delle competizioni: esattamente come accade nella realtà lo svolgimento della gara non è solo in giri ma si compone di una durata in minuti, con uno o più giri finali. Naturalmente oltre ai due campionati a disposizione, possiamo cimentarci anche in una Gara Singola o nel particolare Monster Energy FIM Motocross of Nations, il Cross delle Nazioni. In questa particolare competizione dobbiamo rappresentare la nazione del pilota selezionato e puntare alla vittoria in una delle tre classi a disposizione; oltre alle MX1 e MX2 compare infatti anche la classe Open, disponibile solo in questo evento.
Ad accompagnare la modalità Ufficiale troviamo poi il MUD World Tour: qui non usiamo i piloti veri ma abbiamo a disposizione quattro eroi fittizi. Ognuno di essi può contare sui propri talenti, ossia una naturale predisposizione per un preciso tipo di competizione. Gli oltre 50 eventi a disposizione spaziano infatti dalla gara standard a quella ad eliminazione, da quella in solitaria a checkpoint ai testa a testa arrivando infine alle Trick Battle, vere e proprie gare di freestyle dove sono le acrobazie a farla da padrone. Vincendo queste competizioni guadagniamo dei preziosi crediti che ci consentono di sbloccare nuovi eventi, ma non solo. Possiamo infatti personalizzare ogni aspetto dei nostri piloti a partire dal casco, i trick per le gare Freestyle, il Team per cui correre - ognuno con i propri obiettivi e le relative ricompense - arrivando anche alla possibilità di acquistare bevande energetice che altro non sono che dei boost da utilizzare in gara nel momento del bisogno. L'aspetto in cui però vengono investiti maggiormente i crediti guadagnati è lo sviluppo vero e proprio delle capacità dei nostri centauri: ognuno di essi ha quattro capacità principali che coinvolgono vari aspetti del gameplay, diventa quindi possibile migliorare la resistenza ottenendo un migliore sfruttamento degli energy drink, l'agilità per migliorare la capacità di curvare, la forza per resistere ai colpi più duri ed infine l'istinto che permette un migliore sfruttamento degli Scrub, aspetto di cui vi parlerò a breve.
Ad unire entrambe le modalità di gioco troviamo il medesimo gameplay; a differenza della serie SBK, da sempre sinonimo di simulazione, i ragazzi di Milestone hanno optato per una giocabilità spiccatamente Arcade, dandoci un gioco semplicissimo da padroneggiare, con una fisica solo accennata e con una curva di apprendimento morbidissima che fa sentire il giocatore a proprio agio già dopo pochi minuti. A testimonianza di questo interviene proprio quello Scrub di cui parlavo poc'anzi; questo altro non è che una particolare evoluzione che possiamo compiere dopo ogni salto abbastanza alto da permettere di inclinare la moto in volo. Non si tratta di una banale mossa di stile, ma di una vera e propria necessità per vincere. Eseguendolo correttamente, infatti, otteniamo un significativo incremento della velocità, rendendo lo Scrub la chiave di ogni vittoria. L'aspetto arcade è ulteriormente sottolineato dai controlli del gioco: nessuna frizione o uso di entrambi gli stick per controllare la moto, ma semplicemente acceleratore, freno e Scrub. Facilità di utilizzo non significa comunque che sia un gioco semplicissimo e banale: grazie ai cinque livelli di difficoltà ognuno può trovare il tasso di sfida adatto e comunque, già al livello di difficoltà predefinito, le gare si mantengono equilibrate e spesso basta una semplice caduta per dilapidare i secondi di vantaggio accumulati. E proprio le cadute sono all' ordine del giorno: una curva sbagliata, una indesiderata escursione fuori dal tracciato o uno Scrub eseguito male portano ad inevitabili capitomboli che possono compromettere i nostri sforzi. A complicare la situazione c' è anche il terreno che cambia conformazione al passare delle moto; ne consegue un cambiamento delle traiettorie che può portare vantaggi ma anche problemi se si finisce nelle corsie sbagliate.
Presente all'appello anche la modalità multigiocatore su Xbox Live, dove ci si può sfidare sino ad un massimo di 12 giocatori. Presenti le classiche opzioni come gara veloce, gara personalizzata che ci permette di filtrare la ricerca e la possibilità di creare la nostra stanza. Nelle prove effettuate il net-code si è dimostrato solidissimo, rendendo difficile notare sostanziali differenze tra il gioco online e quello offline. Aspetto però da verificare una volta che il gioco sarà in vendita, con un quantitativo di giocatori ben maggiore di quello presente al momento della mia prova.
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