Recensione - FIFA Street
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Frasi come “L’Italia è una repubblica fondata sul calcio” o, meglio ancora, “Siamo un paese di allenatori” descrivono in maniera sintetica ma estremamente incisiva la filosofia che aleggia nel Bel Paese riguardo a quello che è di fatto lo sport nazionale; il momento in cui tutta questa sapienza calcistica trova la sua massima espressione è nella canonica partita di calcetto di inizio o fine settimana: quel calcio a 5 caratterizzato da un gioco fatto di molti passaggi e che predilige i giocatori tecnici a quelli di sostanza, visto che il gioco di suola e i movimenti nello stretto spesso risultano fondamentali per la vittoria della partita. EA cerca di riproporre questa filosofia all’interno del terzo capitolo della sua serie Street arricchendola di tante altre variabili tipiche delle partitelle improvvisate tra amici in qualsiasi luogo in cui ci si possa trovare. Proprio le varianti di gioco sono il pezzo forte di tutta la produzione, che oltre al classico match chiamato “Calcio a 5” in cui ci sono i limiti del campo, i falli e i tiri liberi, offre alcune varianti meno realistiche ma decisamente più divertenti. In “Re del tunnel” ci si scontra in due contro due e ad ogni dribbling, tunnel o giocata aerea viene assegnato un punteggio che potremo concretizzare solamente mettendo a segno un gol. Variante ancor più particolare è “Ultimo rimasto”, una sorta di match ad eliminazione in cui squadre formate da 3 o 4 giocatori si scontrano in un match senza portieri; ad ogni goal subito si perde un uomo sul campo e ovviamente la squadra che riuscirà ad eliminare definitivamente quella avversaria avrà vinto la disputa. Infine, “5 contro 5” è la variante da strada delle partite classiche sopra descritte, con l’unica differenza data dalla presenza di pareti che delimitano il perimetro di gioco. In questo modo giocare di sponda con la parete e riuscire a calibrare i passaggi utilizzando la sporgenza può diventare davvero l’arma in più. A queste varianti prefissate, si aggiungono ben quattro slot in cui possiamo creare la nostra modalità di gioco preferita andando a settare diversi parametri come il tipo di partita, la durata e il numero dei tempi di gioco, i giocatori da coinvolgere e persino il tipo di pallone da utilizzare tra quello a rimbalzo controllato o quello normale.Quanto appena descritto può essere giocato sia in partite veloci che tramite una modalità molto particolare chiamata “Tour Mondiale”. Questa altro non è che la classica modalità carriera in cui dovremo portare il nostro team di amici da perfetti sconosciuti a campioni del mondo, attraverso una serie di sfide e tornei che partiranno dalle fasi regionali fino ad arrivare al classica coppa mondiale. Questa modalità offre anche un’inedita componente gestionale, dato che insieme all’affiatamento della squadra dovremo far crescere le statiche e le mosse dei nostri giocatori. Grazie ai punti esperienza potremo migliore il tiro, la difesa, il dribbling e tanti altri parametri e, ovviamente, sbloccare nuovissime finte da far realizzare ai nostri campioni. In base al posto in classifica che guadagneremo vincendo gli eventi, se ne sbloccheranno di nuovi e, cosa più importante, potremo accedere a nuovi capi di abbigliamento da far vestire al nostro giocatore o alla nostra squadra. Oltre alla squadra personale, il gioco offre comunque la possibilità di giocare le partite veloci con la selezione di giocatori presi da squadre provenienti dai maggiori campionati europei; quindi non solo qualità ma anche quantità. In conclusione vi segnalo che il motore grafico usato dal titolo è lo stesso utilizzato per FIFA 12, con la differenza che essendo le arene molto più piccole degli stadi di gioco a 11, offrono una quantità di dettagli nettamente superiore che dona ad ogni location un qualcosa di particolare e unico. Niente da segnalare sotto l’aspetto audio con l’assenza di una vera e propria telecronaca sostituita da una serie di rumori e voci di strada per simulare la sensazione di trovarsi davvero sotto casa.
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