Recensione - Street Fighter X Tekken
Il Gioco
Grazie ad un interessante progetto nato tra Capcom e Namco, i personaggi della serie di Jin, Heihachi e compagnia bella perdono un po’ di “peso” e si mettono in gioco in un picchiaduro dalle meccaniche squisitamente “street-fighteriane”. I fan di vecchia data della serie, e soprattutto coloro che avessero già giocato ed apprezzato Street Fighter IV, troveranno tra quest’ultimo e Street Fighter X Tekken più di un’analogia, soprattutto nel comparto tecnico e stilistico. I novizi totali del genere, coloro che decidessero solo ora di avvicinarsi a questo universo, sappiano invece che acquistando il gioco si troveranno tra le mani un picchiaduro “old-school” contraddistinto da un gameplay basato su un movimento dei combattenti su un asse bidimensionale ma in scenari comunque molto ricchi e dettagliati, completamente costruiti in 3D. Le meccaniche di gioco di primissimo acchito possono sembrare immediate e addirittura banali per un profano, ma gli esperti sanno bene quanto impegno e dedizione vadano invece profusi per riuscire a concatenare combo degne di tale nome e, al contempo, quante soddisfazioni regalino tali tecniche una volta assimilate. Non si tratta semplicemente di saltare qua e la per lo schermo dispensando pugni e calci a casaccio o rifugiarsi ai bordi dello schermo lanciando bolle energetiche a ripetizione.Per sviscerare ora gli aspetti del gioco sottolineandone le differenze col passato, inizio col dire che in questo nuovo titolo l’azione prevede l’utilizzo di una coppia di combattenti per ogni incontro, a prima vista un classico tag-team. In qualsiasi momento potremo far avvicendare i combattenti in modo tale da far recuperare energia a quello non coinvolto nell’azione, e già di per sé questa aggiunta rende il gioco molto più strategico che in passato. Degna di nota, nonché feature che apre un nuovo modo di concepire le combo, è la possibilità di terminare una sequenza di colpi lanciando l’avversario in aria, concatenando un’ulteriore combinazione di colpi col nostro compagno di team. Naturalmente questa tecnica richiede una certa dimestichezza con i combattenti e soprattutto il caratteristico grande tempismo nell’inserire i colpi, ma risulta molto spettacolare ed efficace. Altra importante novità è costituita dalle cosiddette, “gems”, particolari oggetti con i quali equipaggiare i nostri combattenti ad inizio incontro e che conferiranno loro determinati bonus una volta soddisfatti certi requisiti di attivazione: alcune gems ad esempio hanno il potere di innalzare la soglia di danni inflitti dai nostri colpi e si attivano dopo aver messo a segno una combo di un determinato numero di colpi; altre invece possono aumentare le abilità difensive, conferendoci ad esempio l’abilità di interdire in automatico i tentativi di presa e così via.
Le sorprese più importanti arrivano però dal comparto multiplayer, sia in locale che on-line. Sfruttando a pieno l’introduzione del nuovo sistema di combattimento a coppie, Street Fighter X Tekken offre due varianti di gioco entrambe molto divertenti. La prima ricalca l’esperienza off-line dell’arcade mode, con i due personaggi che combattono avvicendandosi a turno sullo schermo di gioco a seconda delle scelte del team; la seconda invece offre un’esperienza totalmente diversa e molto originale, che vede i quattro lottatori combattere simultaneamente. In un primo momento tale modalità può sembrare caotica, ma con un po’ di pratica e di affiatamento col proprio partner diventa davvero esilarante.
Amore
Two worlds collide!
- L’idea di far incontrare due colossi del calibro di Tekken e Street Fighter in un crossover di tale portata è sicuramente vincente. Il roster dei personaggi, quasi quaranta equamente spartiti fra i protagonisti delle due saghe, può essere sicuramente considerato molto vasto (anche se non è esente da una critica che muoverò in seguito) ed il “porting” dei personaggi della serie Tekken nelle meccaniche di casa Capcom può dirsi pienamente riuscito, dato che il bilanciamento dei personaggi è molto buono nonostante molti dei personaggi della serie Namco non godano degli attacchi a distanza tipici di Ken, Ryu e degli altri.Grande look
- Il motore che gestisce il gioco è il medesimo utilizzato in Street Fighter IV ed adempie ancora alla perfezione al proprio scopo, offrendo delle animazioni dei personaggi ottime, unite ad un comparto di effetti speciali luminosi molto buono. Da sottolineare la grande velocità e fluidità con la quale i poligoni si muovono sullo schermo e la caratteristica scelta artistica nel disegnare i personaggi, vera e propria firma di Capcom. Soddisfacenti e dettagliati anche i fondali dei nove stage teatro delle nostre scorribande, alcuni di essi suddivisi in più livelli che “visiteremo” a rotazione tra un round e l’altro.Gameplay
- Il punto forte del gioco, assolutamente. Anche questa volta gli appassionati di picchiaduro troveranno pane per i loro denti, con un gioco come da tradizione molto impegnativo. Nonostante alcune scelte volte ad “aprire” la serie anche ai meno esperti, con l’introduzione di alcuni poteri delle gems e alcune sequenze di colpi assistite, Street Fighter X Tekken resta in tutti i casi un gioco estremamente profondo che richiede molta dedizione per essere totalmente assimilato. Il sistema di lotta in team promette di regalare ore ed ore di sfrenato divertimento on-line, dato che unisce un’inedita componente di cooperazione tra i membri del team al fondamentale ed inossidabile fattore competitivo che è la linfa per questo genere di giochi. Particolarmente apprezzato il fatto che i colpi generano un quantità di danni minore che in passato, col risultato di avere incontri mediamente più lunghi e di conseguenza più avvincenti.Net-code
- In un gioco in cui il tempismo la fa da padrone, un codice per l’on-line al limite della perfezione è requisito fondamentale per godere appieno del suo multiplayer. Visti i precedenti non nutrivo grossi dubbi in proposito: il codice era già buono in passato e non sembra dare problemi neppure ora nonostante debba gestire non più due ma ben quattro utenti. Avendo avuto modo di giocare quasi esclusivamente con utenti statunitensi, non ho riscontrato particolari problemi se non in un paio di occasioni ed in quel caso la colpa del lag riscontrato era da ricercare più nei ritardi di comunicazione dovuti alla distanza che non nel net-code, tant'è che nell’unica partita disputata con un player italiano il gioco girava in maniera assolutamente perfetta. Molto ben strutturato il discorso delle stanze creabili per ospitare fino ad un massimo di sei giocatori che possono poi decidere di aggregarsi tra loro in team o di battersi individualmente con gli altri partecipanti del gruppo. Ottima anche la possibilità di assistere in tempo reale agli altri match e addirittura di salvarne i replay.Doppiaggio
- Questa è una piccolezza, ma personalmente l’ho molta gradita. Per qualsiasi personaggio presente ci è data la possibilità di selezionare il doppiaggio inglese o quello originale giapponese. Ripeto, è una piccola cosa, ma fa capire quanto attenzione sia stata posta anche per i dettagli.Odio
Defezioni nel cast
- Parlando del roster dei personaggi, l’avevo elogiato per l’elevato numero di comparse ed in senso assoluto è così: trentotto personaggi non sono certo pochi. Il mio disappunto nasce dal fatto che alcuni combattenti, anche molto importanti se non addirittura storici per le due serie, siano stati omessi. Non me ne volgano i fan di Tekken, ma da appassionato di SF ho notato subito le assenze di Blanka, Honda e Dee-jay, ad esempio. Si scopre poi che alcuni di questi ed altri provenienti anche dal “parco guerrieri” di Tekken, verranno rilasciati successivamente sotto forma di DLC. Ora, una recensione non dovrebbe giudicare le scelte di marketing di una software-house, però alcune evidenti e poco corrette strategie di mercato vanno ad un certo punto sottolineate ed in ogni caso l’assenza di queste figure vale questa voce di “odio”.Gamepad standard impreciso
- Come al solito il gamepad standard della 360 si rivela non troppo preciso in alcune situazioni. Il gioco risulta comunque pienamente godibile, ma per un controllo ed un precisione assoluta è necessario munirsi di una periferica dedicata , un arcade stick o quanto meno un gamepad specificamente pensato per i picchiaduro.Tiriamo le somme
Un nuovo tassello si aggiunge ad un bellissimo mosaico che sta riportando alle luci della ribalta un genere che non sembra voler soccombere al trascorrere degli anni. Street Fighter X Tekken si è dimostrato essere un titolo molto valido sotto ogni punto di vista, con molte introduzioni che rendono l’esperienza di gioco fresca ed appagante.Non una mera operazione commerciale quindi, ma l’ennesimo capolavoro di Capcom. 8.8
Commenti