Recensione - Asura's Wrath
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Giocando Asura's Wrath ho immaginato più volte come i dirigenti di Capcom, durante un brainstorming per far nascere nuove proprietà intellettuali, si siano detti “perché non facciamo un gioco in cui la rabbia è al centro di tutto ed il protagonista è talmente pieno di collera che compie azioni assolutamente incredibili ed esagerate?”; credo sia questo quanto è balenato nella mente dei grandi capi della casa giapponese, che hanno poi affidato l’idea a CyberConnect2, già autori della serie Naruto: Ultimate Ninja. Scherzi a parte, l’ultimo progetto di Capcom si presenta, sin dalle prime battute di gioco, come un gioco atipico che, al di là della trama, cerca di mostrare tutti i suoi pregi in una scelta stilistica e di impatto visivo assolutamente affascinante e lontana dagli stilemi del genere. La storia ci immerge all’interno di un’epoca storica non precisata, in cui l’umanità è in lotta costante con un’entità malvagia ed estremamente potente chiamata Gohma. Noi vestiamo i panni del Generale Asura, uno degli otto guardiani al servizio dell’imperatore che, a seguito di un colpo di stato, viene ingiustamente incolpato dell’uccisione dello stesso. Come se non bastasse, tradito dagli altri sette generali il protagonista si vede uccidere la moglie e rapire la figlia. Nel disperato tentativo di salvarla Asura viene quasi ucciso e condannato ad una sorta di esilio forzato di ben diecimila anni. Quando l’ex semidio si risveglia, il mondo è totalmente cambiato, con i vecchi generali che sono adesso diventati delle divinità osannate e pregate da tutta la popolazione. La rabbia e la determinazione di Asura non si sono però esaurite e tornerà a lottare per salvare la figlia - una potente sacerdotessa di nome Mithra - e liberare dall’oblio la popolazione terreste.Questa è a grandi linee la trama del titolo, che fa da sfondo ad un giocabilità ancora più atipica dello stile visivo e che già nei mesi precedenti l’uscita era riuscita a scatenare qualche discussione tra i giocatori. Cercando di semplificare, ci troviamo di fronte ad un action/shooter in terza persona con un nutrito numero di Quick Time Events a collegare le varie sezioni di gioco. La struttura è ispirata a quella degli anime, i cartoni animati giapponesi: l’avventura è spezzetta in diversi episodi proprio come se stessimo guardando un cartone, con tanto di riepilogo all’inizio di ogni capitolo e una sorta di stacco a metà che mostra degli stupendi artwork realizzati da importanti disegnatori giapponesi, a simulare uno stacco pubblicitario. Sotto l’aspetto ludico ci troviamo ad affrontare le sezione action con i classici comandi di attacco leggero e attacco pesante, con un ulteriore tasto che serve anche nelle sezioni di shooting, per sparare dei colpi d'energia. A fare la differenza sono due barre poste nella parta alta dello schermo: la prima serve per rendere momentaneamente più efficaci i colpi di Asura, la seconda invece serve ad azionare la modalità furia, che a sua volta sbloccherà un QTE che risolverà definitivamente lo scontro in corso.
Questa strutturata abbastanza schematica si ripete per tutte le fasi di scontro e diventa così il perno di tutta l’esperienza. Alla fine di ogni livello, infine, veniamo ricompensati con un grado che va da S a D e che serve non solo a giudicare il nostro giocato ma anche a sbloccare degli extra che si potranno visionare in un'apposita sezione del menu. Sotto l’aspetto tecnico invece il titolo offre uno stile abbastanza unico e personale, con una grafica che avvicina in maniera abbastanza nitida il titolo ad un vero e proprio anime. L’ambientazione, che mischia la cultura religiosa giapponese ad un ambiente futuristico, è ben realizzata, cosi come il character design tipicamente giapponese ed esagerato. Discreto anche il comparto audio con la possibilità di scegliere il doppiaggio tra quello inglese e quello giapponese, cosa che farà sicuramente felici i puristi. Sono ad ogni modo presenti i sottotitoli in lingua italiana per godere appieno di tutte le sfaccettature della storia.
Commenti
Il problema non è tanto la durata, che se trovi il gioco a 19 € come su Amazon o Zavvi ci può anche stare, ma il finale da pagare a parte in dlc, senza il quale la storia non finisce!!!
Un anno e mezzo???XD sui siti UK sta già a 40 euro!XD
@jude: please rileggi quello che scrivi e correggiti perché veramente si fa fatica a capire cosa cerchi di dire..
@jude: questo gioco tempo 1 mese lo trovi tra gli usati a 39.90 perché ha una bassissima rigiocabilitá, una bassissima difficoltá e una bassissima durata in single player. Non penso di sbagliarmi tanto come tempistiche e prezzo sull'usato dato che sono uno che non prende più un gioco a prezzo pieno da molto e ho capito come girano le valutazioni.. A quel prezzo può ritenersi un ottimo titolo e lo prenderó!
Quindi se tu lo trovi a 30 euro non lo prendi perché altrimenti lo sminuisci? Mah...
a mio parere un buon titolo, e poi non dimentichiamoci che anche altri esponenti del genere non hanno una longevità incredibile, a parte bayonetta xD
Concordo che 70 euro non li spenderei... ma a dire il vero non scenderei nemmeno troppo in basso, perchè vorrebbe dire sminuire davvero il titolo che, non fosse per la brevità, regalerebbe tante emozioni (per il suo genere ovviamente). Io direi che se uno lo trova (o può prenderlo dando dentro altri titoli) sui 45 euro c.ca e ama il genere (o ama gli anime XD) dovrebbe prenderlo.
Voto giusto, da recuperare quando si abbasserà di prezzo. Da amante di anime non me lo perderò di sicuro ma ora può aspettare.
Gioco da 30 euro non di più.
voto giustissimo!allla fine è corto,bellissimo!nn cè niente da dire!però un gioco a questi livelli,con la difficoltà ridotta all'osso,e poi anche corto!è giusto il voto che ha preso!sono problemi che vaanno contestualizzati!più in qua quando abbasserà di prezzo,forse...
solo 7 ore? nessun'altra modalità? ok, io capisco che non si possa pretendere che un team di sviluppo che investe soldi a palate su un gioco poi dica "ok, sto gioco è corto quindi vendetelo ad un prezzo basso", perchè altrmenti il 50% dei games dovrebbero costare meno di 40 euro..però nel 2012 e con le software house consapevoli di quando un titoli arrivi a costare all'utente, si dovrebbe fare qualcosa di più da questo punto di vista. Ma pare che nessuno ci senta granchè...
Credo che sia il voto più giusto oggettivamente parlando. Diciamo che gli amanti sfegatati degli anime o dei giochi fracassoni (o semplicemente chi ha poco tempo e vuole godersi una storia "emozionante") potrebbero anche mettergli un voto in più tranquillamente. Chi invece odia il button mashing o i qte può anche toglierne 1 (o 2 XD). Personalmente rientrando nella prima categoria lo sto amando davvero tanto. Imperfetto, è chiaro, ma è un'ottima base "sperimentale" per qualcosa di più curato (e longevo) in futuro.