Recensione - NeverDead
Il Gioco
NeverDead mette il giocatore nei panni di Bryce Boltzmann, un cacciatore di demoni maledetto cinquecento anni fa dal demone Astaroth e dotato per questo dell'immortalità. Il protagonista è affiancato da Arcadia Maximille, un'umana mortale che funge da contatto tra Bryce e il centro di comando di un'organizzazione che impartisce ai due ordini e missioni. Il periodo storico è un futuro imprecisato in cui imperversa una guerra senza precedenti tra uomini e demoni e in cui esiste un'agenzia il cui scopo è dare la caccia ai demoni al fine di volgere il conflitto dalla parte degli umani. Come dicevamo, il protagonista è immortale ma questo non significa che sia invulnerabile: Bryce infatti non può morire ma può essere smembrato sotto gli attacchi nemici, finendo per perdere torso, braccia, gambe e testa. Quando questo accade, il giocatore ha due possibilità per tornare in gioco: o recuperare gli arti perduti premendo il tasto B per rotolarci sopra, oppure rigenerarsi dopo aver trascorso un determinato periodo di tempo che varia secondo le abilità apprese lungo il suo cammino. NeverDead non si colloca in un genere vero e proprio ma cerca di combinare il genere sparatutto in terza persona con gli action game. La dotazione di Bryce è costituita infatti da armi da fuoco e uno spadone magico con il quale affrontare tutti i nemici, in particolare alcuni non danneggiabili con i proiettili. E' presente anche una piccola componente puzzle, tramite la quale il giocatore è chiamato a risolvere alcune situazioni sfruttando l'ambiente e la sua capacità di rigenerazione dopo lo smembramento. Lo sviluppo del personaggio è invece affidato a un leveling system di stampo RPG: attraverso l'uccisione dei nemici oppure la raccolta dei numerosi oggetti collezionabili sparsi qua e là per le mappe, il giocatore guadagna punti esperienza tramite i quali può acquistare le abilità in una sorta di store accessibile premendo il pulsante Back. L'immortalità del protagonista non significa comunque che il giocatore non vedrà mai la scritta “Game Over”; in alcune circostanze infatti è possibile rischiare seriamente di compromettere la partita. Ad esempio è presente una tipologia di nemico che attende lo smembramento totale di Bryce per risucchiarne le parti del corpo. Nel caso in cui venga risucchiata la testa, parte immediatamente un mini-gioco che dà al giocatore una possibilità per liberarsi. Se si fallisce il tentativo, il gioco termina e occorre ricaricare l'ultimo salvataggio.Come si addice a ogni gioco uscito negli ultimi tempi, NeverDead è dotato anche di un comparto multiplayer; sebbene non sia presente una co-op in locale/online della campagna principale, troviamo diverse sfide sia competitive che cooperative fino a un massimo di quattro giocatori. Tra le cooperative c'è una sorta di modalità “orda” in cui i giocatori sono chiamati a eliminare diverse ondate di nemici, oppure una modalità in cui devono mettere al sicuro una serie di civili tenuti in ostaggio dai demoni. Le modalità competitive, invece, vanno da una sfida che consiste nel liberare le stanze velocemente e prima degli altri giocatori, a una specie di modalità “headhunter” in cui i giocatori devono catturare più uova di demone possibile e cercare allo stesso tempo di non farsi smembrare dai propri avversari.
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