Recensione - Rayman Origins
Il Gioco
Rayman ed i suoi amici, il fido Globox e due maghetti Teensies, sonnacchiano beatamente nella Radura dei Sogni; il loro ronfare disturba però una strana e belligerante vecchietta che abita nel sottosuolo, la quale per punirli decide di inviare un esercito di Darktoon, oscure creature che prendono in ostaggio i cinque mondi connessi alla Radura, ingabbiandone le ninfe che li proteggevano. Sta quindi a Rayman e compagni reagire e liberare le terre occupate dall'oscura minaccia.Come avrete immaginato, la storia di Rayman Origins non ha particolari velleità narrative ma serve il solo scopo di fornire un pretesto per permetterci di esplorare i diversi livelli messici a disposizione dagli sviluppatori; siamo alle prese con un platform game 2D dall'impostazione estremamente classica, che ci vede percorrere sette diversi mondi, ognuno suddiviso in numerosi livelli a tema e caratterizzato dallo sblocco di un nuovo potere per il protagonista - o i protagonisti, visto che è giocabile in cooperativa da un massimo di quattro giocatori sulla stessa console. Se all'inizio l'unica possibilità a disposizione dei giocatori è il salto, man mano il gioco ci vedrà guadagnare nuove abilità come la possibilità di sferrare pugni contro i nemici, planare dolcemente per superare piattaforme molto distanti tra loro o nuotare sott'acqua. Unitamente alle abilità guadagnate di mondo in mondo, il gioco mantiene inoltre l'esperienza sempre varia mutando progressivamente le meccaniche dei livelli ed introducendo sfide o impedimenti sempre nuovi: potenti getti d'aria che rischiano di sbatterci contro nemici appuntiti, livelli ghiacciati in cui l'attrito col terreno è ridotto al minimo, altri in cui dovremo correre velocissimi su rampe semicircolari per raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili e così via. Le stesse meccaniche platform vengono di tanto in tanto soppiantate da altri tipi di gameplay: alcuni livelli ad esempio trasformano il gioco in uno sparatutto a scorrimento mentre, in groppa a gigantesche zanzarone, ci troviamo a fronteggiare ondate di nemici volanti, mentre altri sono ambientati sott'acqua e ci vedono nuotare tra le tante insidie di un mondo sommerso.
Per chi apprezza le sfide, inoltre, si può cercare di ottenere punteggi sempre più elevati raccogliendo gli esserini fluttuanti che popolano i livelli, i Lum, così come cercare aree nascoste in cui ottenere ulteriori ricompense e aumentare il proprio punteggio. Possiamo inoltre sbloccare anche dei particolari livelli in cui dovremo correre senza mai fermarci inseguendo un forziere pieno di monete, senza farci bloccare da nessuno degli ostacoli che il gioco ci porrà davanti: una adrenalinica prova di riflessi pronti. Come già accennato, poi, è possibile giocare insieme ad un massimo di altre tre persone che ci aiuteranno a completare i vari livelli: quando uno dei giocatori muore, questo diventa una bolla fluttuante che, se colpita da uno degli altri giocatori, farà resuscitare il personaggio. In questo modo ci si può aiutare a vicenda nel completamento del gioco, rendendolo un'esperienza molto più piacevole e divertente anche per i meno esperti.
Per visitare tutti i mondi e liberare le cinque ninfe, impiegherete circa 6-7 ore a seconda che giochiate da soli o in compagnia, cosa che rende più facile e veloce l'attraversamento dei diversi livelli; ma il gioco non si ferma qui, perchè i mondi andranno poi ripercorsi per sbloccare ulteriori livelli extra ed arrivare ai boss finali, aggiungendo quasi altrettante ore al mix. Non ci troviamo alle prese con un titolo estremamente longevo, ma anche grazie alle capacità co-op è probabile che tornerete spesso a visitarne i diversi mondi.
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