Recensione - The Cursed Crusade
di
Luca Airoldi / Airluck
P
Il Gioco
The Cursed Crusade è un action game ambientato durante la Quarta Crociata in Terra Santa, indetta da Papa Innocenzo III a cavallo tra il XII e il XIII secolo: l’ambientazione e il riferimento storico-iconografico di quest’epoca offrono a Kylotonn Entertainment, sviluppatore del gioco, lo spunto per riproporre uno scenario ricco di elementi affascinanti nel quale gli scontri all’arma bianca si fondono con alcune digressioni in stile fantasy, come la possibilità di immergersi in demoniache dimensioni parallele in cui combattere. Il nostro alter-ego, Denz de Bayle, è un giovane nobile di origine francese unitosi alla Crociata per porre luce sul destino del padre, mai più di ritorno dopo la sua ultima missione in Terra Santa. Nella nostra avventura non saremo soli, bensì accompagnati da Esteban Noviembre, un mercenario spagnolo tanto combattivo quanto ironico: l’eleganza e la maestria nel combattimento sfoggiate da Denz, nonché il suo senso di giustizia, faranno pertanto da contraltare al cinismo di Esteban dando origine ad una coppia di opposti che non tarderanno però ad attrarsi aiutandosi a vicenda. Tale dualismo è difatti ben sottolineato dalle diverse scene di intermezzo che disseminano l’azione di gioco, che sulla carta hanno lo scopo a rendere più coinvolgente l’atmosfera nella quale prendono vita le diverse peripezie del duo.In termini di struttura di gioco, The Cursed Crusade si affida alla progressione lineare dei diversi livelli, suddivisi in cinque capitoli, che caratterizzano il dipanarsi dell’avventura e garantiscono una buona longevità a quest’ultima: per ogni livello dovremo farci strada mettendo a tappeto gli svariati nemici che ci si pareranno di fronte passando da un punto all’altro delle diverse, storiche location. Il progredire degli eventi non ammette pertanto particolari digressioni strutturali così come anche il gameplay, basato ovviamente sui combattimenti all’arma bianca, si impronta essenzialmente sui canoni classici del genere hack'n'slash. Da questo punto di vista, The Cursed Crusade offre una notevole quantità di armi a una o due mani, alla quale corrispondono diversi stili di combattimento per altrettanti approcci bellici: le varie combinazioni di armi (spade, asce, mazze, lance, scudi, balestre e via dicendo) si uniscono ai due tipi di attacco (debole e veloce o potente e lento) dando vita ad un ventaglio di interazioni quantitativamente consistente, soprattutto considerando la possibilità di accoppiare liberamente l'uso delle armi suddette. Va in ogni caso sottolineata l’inesistenza del classico inventario da cui poter equipaggiare le varie armi: queste ultime andranno pertanto esclusivamente raccolte da terra strada facendo ed utilizzate di volta in volta senza possibilità di preservarle, perlomeno fino alla loro rottura. Il gioco prevede infatti che tutte le armi siano sottoposte ad usura: una volta inutilizzabili sarà nostra premura fare di necessità virtù sostituendole con quelle abbandonate dai nemici. Anche le caratteristiche di questi ultimi forniscono spunti per un diverso approccio al combattimento: si va dalla necessità di indebolire le difese dei più corazzati fino all’occorrenza dell’essere celeri per non farsi trovare impreparati dai più agili. Nei momenti di equilibrio nello scontro (per esempio quando le due lame incocciano a mezz’aria) si verificano i classici Quick Time Event, nei quali sarà necessario premere il tasto corretto entro un determinato lasso di tempo per far volgere la situazione a proprio favore. Immancabili ovviamente le cosiddette mosse finisher, brutali e cruente, attraverso le quali porre fine all’esistenza dei nemici.
Come accennato in apertura, nel titolo di Kylotonn Entertainment non mancano alcuni spunti fantasy che mirano ad arricchire il gameplay: la maledizione dei Templari (che del resto dà il titolo al gioco) abbattutasi su Denz ed Esteban farà sì che essi possano calarsi per alcuni istanti all’interno di una dimensione demoniaca nella quale sfoggiare qualità e poteri sovrumani: anche alcuni dei boss nemici potranno però avvalersi di questa maledizione, così da rendere quest’ultima un’arma a doppio taglio. Tale opportunità diverrà comunque utile per fronteggiare orde di nemici altrimenti numericamente non gestibili, sempre facendo attenzione a non esagerarne con l’utilizzo pena la possibile morte subitanea. La maledizione servirà inoltre per scovare passaggi nascosti e per incendiare gli oggetti lignei. The Cursed Crusade non disegna di proporre anche qualche spunto tipico del genere GdR: la personalizzazione del personaggio consiste nella possibilità di interagire con le sette statistiche che lo contraddistinguono (forza, maledizione, maestria nell’uso delle armi, armatura e costituzione) e con gli stili di combattimento a seconda dell’arma impugnata (sbloccando le diverse combo abbinate). Grazie alla presenza di una coppia di protagonisti, il titolo di Kylotonn Entertainment ci permette infine di giocare in compagnia di un amico in modalità cooperativa online oppure offline in split-screen: The Cursed Crusade è inoltre doppiato in lingua inglese e localizzato in Italiano per quanto riguarda i testi a schermo e i sottotitoli.
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