Recensione - Batman: Arkham City
Il Gioco
Molto è cambiato a Gotham dai tempi dell'occupazione dell'Arkham Asylum da parte del Joker: dopo che Batman ha sventato quella minaccia, il direttore Quincy Sharp ha sfruttato l'evento per farsi eleggere sindaco della città, per poi dichiarare che Arkham e il peniteziario di Blackgate non erano più sicuri per contenere tutti i loro ospiti e creando così Arkham City, una città-prigione racchiusa nei quartieri più degradati di Gotham stessa. Al capo della nuova struttura è stato messo lo psicologo pazzoide Hugo Strange, mentre il Joker si è rintanato da qualche parte vittima dei mortali effetti del siero Titan, dopo averne assunto una massiccia dose alla fine del primo gioco. Una città piena di criminali, un pazzo a comandarla ed il nemico numero uno di Batman ancora libero di portare avanti le sue folli trame: era solo questione di tempo prima che la situazione iniziasse a degenerare. E così accade: Batman si trova suo malgrado (non vi rivelerò come, anche se si scopre nei primissimi minuti del gioco) ospite di Arkham City, ed inizia ad indagare sul misterioso Protocollo 10 che Strange sembra voler attuare, iniziando un conto alla rovescia di 10 ore. Allo stesso tempo, il Joker riuscirà a coinvolgere nuovamente l'uomo pipistrello nelle sue folli trame: inizia così un'avventura che ci porterà a confrontarci con molti dei nemici storici dei Batman, dal Pinguino a Mr. Freeze, da Ra's Al Ghul e sua figlia Talia a Solomon Grundy. Ma non saremo soli: la fedele Oracolo, figlia del commissario Gordon, ci seguirà costantemente dal suo rifugio ipertecnologico, così come anche l'amica/nemica Catwoman non disdegnerà più di un'apparizione nel corso della storia.Il passaggio stesso dall'Arkham Asylum ad Arkham City rappresenta la maggior novità non solo a livello di storia ma nella stessa struttura del gioco: a differenza del titolo precedente infatti, dove potevamo sì muoverci liberamente ma le varie aree del manicomio erano ben isolate l'una dall'altra, in Batman: Arkham City possiamo esplorare liberamente tutta l'area di gioco, planando tra un tetto e l'altro grazie al mantello del protagonista oppure agganciando col rampino le strutture più alte per raggiungerle in velocità. In ogni momento possiamo accedere ad una mappa della città che ci mostra l'obiettivo attuale ed eventuali obiettivi secondari: infatti mentre esploriamo l'area ci potrà capitare di intercettare comunicazioni radio della polizia o dei criminali che aprono nuove missioni opzionali, che potremo quindi decidere di svolgere. Queste rimarranno peraltro disponibili anche dopo aver terminato la storia, quindi chi vuole dedicarsi prima alla trama principale sappia che, dopo aver raggiunto i titoli di coda, potrà continuare ad vagare per la città per completare quello rimasto in sospeso.
Ogni missione ha luogo in specifici edifici della città: la vecchia centrale di polizia, il museo, le acciaierie Sionis, il teatro e perfino la vecchia stazione della metropolitana e relativi tunnel. Una volta raggiunto il luogo di una missione, dobbiamo sconfiggere i nemici a guardia dell'entrata e poi introdurci all'interno. Qui il gioco diventa poi molto più simile al precedente: ci viene richiesto di esplorare le varie ambientazioni fino ad arrivare all'obiettivo finale - che può essere il reperimento di un oggetto, un personaggio oppure il raggiungere un certo villain - e facendoci strada tra i nemici sia affrontandoli frontalmente che utilizzando le capacità da predatore del cavaliere oscuro, facendoli fuori uno alla volta silenziosamente, nascondendoci nell'ombra. Batman può ovviamente contare anche stavolta sui suoi gadget, per l'occasione molto più numerosi, sia per combattere i nemici che per investigare negli ambienti o aprire porte altrimenti inaccessibili. Ritroviamo quindi i fidi batarang e rampino, il batarang telecomandato, il gel esplosivo ed il lancia-cavo per attraversare lunghi spazi, oltre a novità come le granate congelanti e le cariche elettriche, utili sia a stordire i nemici che ad azionare particolari meccanismi come porte scorrevoli o motori elettrici. Torna inoltre la modalità detective, una visione speciale che si permette di vedere la posizione dei nemici attraverso i muri e analizzare elementi dell'ambiente. Per il sistema di combattimento ritroviamo ancora una volta il sistema free-flow del primo gioco, stavolta migliorato grazie all'introduzione di nuove mosse e diverse capacità dei nemici da contrastare in maniere differenti: questo ci permette di affrontare gruppi di nemici anche molto grandi passando dall'uno all'altro, effettuando contromosse ed eseguendo spettacolari catene di atterramenti in pieno Batman-style. Man mano che combattiamo e completiamo obiettivi, guadagniamo peraltro punti esperienza spendibili poi in potenziamenti per i gadget e la tuta del protagonista, oltre che per acquistare nuove mosse e combo; in questo modo il gameplay varia progressivamente, permettendoci di introdurre un po' alla volta elementi sempre nuovi.
Se vi dedicherete esclusivamente alla storia principale, completerete il gioco in circa una decina d'ore a difficoltà normale: ma non pensiate che sia tutto qui, perchè la storia è solo la punta dell'iceberg. Come già accennato ci sono molte missioni secondarie, tutte molto interessanti e spesso legate a nemici storici di Batman che altrimenti non apparirebbero nella storia principale, oltre a numerose "cacce al tesoro" di oggetti da trovare in giro per la città. Troviamo poi oltre alla storia anche le sfide dell'Enigmista, livelli creati appositamente per mettere alla prova le nostre doti di combattenti o predatori, senza considerare inoltre che una volta finita la storia è possibile ricominciarla nella modalità Nuova Partita+, molto più difficile ma in cui inizieremo con tutti i gadget e potenziamenti che abbiamo ottenuto fino a quel momento. Insomma, se vorrete esplorare tutto quel che il gioco ha da offrire, resterete ad Arkham City per diverse decine d'ore.
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