Recensione - Spider-Man: Edge of Time
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
In Spider-Man: Edge of Time ci troviamo coinvolti in un piano architettato dalla malefica mente del professore Walker Sloan, direttore della multinazionale Alchemax nel 2099. Dopo aver progettato una macchina del tempo, questi decide di tornare al 1970 per fondare la sua società sin da allora, così da cambiarne ulteriormente le sorti nel futuro e farla diventare potentissima. Ovviamente tutto questo sconvolge il nostro presente, e Peter Parker da fotografo del Daily Bugle si ritrova ad essere un impiegato della Alchemax. Questo è ovviamente un lavoro per Spider-Man, che si ritroverà a collaborare in un alquanto particolare team-up con il suo alter ego del futuro, Miguel O’Hara alias Spider-Man 2099.Il titolo ricalca pedissequamente la struttura che da sempre è legata al brand Spider-Man, utilizzando il classico schema degli action game in terza persona, in cui come da tradizione la maggior parte dell’esperienza è relegata alle classiche scazzottate contro i diversi nemici. Punto focale di tutta l’esperienza è la collaborazione temporale tra i due ragni, e per tutta la durata della storia ci troveremo ad usare in maniera alternata l’uno o l’altro facendo sì che si aiutino a vicenda per debellare la minaccia attuata da Sloan. Incontreremo diversi villan tipici dell’universo Marvel come il Dr.Octopus o Anti-Venom, più altri personaggi un po' meno famosi e che evito di anticiparvi. Nel corso della storia, saltuariamente ci verranno proposte delle sfide tramite che, se accettate, ci chiederanno di compiere determinate azioni in un lasso di tempo predefinito per guadagnare punti esperienza da spendere per prendere nuove mosse o potenziare salute e tuta del nostro personaggio.
La durata dell’esperienza di gioco si attesta sulle sei ore complessive e vi è la totale assenza di una modalità multigiocatore. Sotto il profilo tecnico il titolo utilizza lo stesso motore del precedente capitolo migliorato e potenziato sotto diversi aspetti come la profondità di campo e una discreta qualità delle texture dei personaggi. Sotto il profilo audio il gioco può vantare un doppiaggio assolutamente di spessore grazie alla partecipazione di attori importanti come Val Kilmer e tanti altri. Proprio per questo motivo il titolo non è stato localizzato in italiano, e i meno anglofoni si dovranno accontentare dei sottotitoli nella nostra lingua.
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