Recensione - Ace Combat: Assault Horizon
Il Gioco
Ace Combat: Assault Horizon ci cala nei panni del colonnello William Bishop che, con la sua squadriglia di caccia, è impegnato in una missione NATO per fermare un'insurrezione nell'Africa orientale. Durante i combattimenti emerge presto che i ribelli sono in possesso di Trinity, una nuova devastante bomba fornitagli da qualcuno con ben altri interessi: le cose sono quindi destinate a degenerare velocemente, coinvolgendo nel conflitto altre nazioni e spostando lo scenario in località di tutto il mondo come Africa, USA, Dubai, Medio Oriente e Russia. Il nostro compito è alternarci alla guida dei più sofisticati velivoli, compresi elicotteri d'assalto e ultratecnologici bombardieri stealth, per cercare di scoprire i veri responsabili del conflitto e arginare l'escalation bellica evitando che Trinity venga usata per tenere in scacco le maggiori potenze mondiali.Il gioco ci vede seguire le vicende della storia principalmente nei panni del protagonista, facendoci però di tanto in tanto vivere gli eventi anche dal punto di vista di altri comprimari, soprattutto quando si tratta di pilotare mezzi diversi dai caccia e caccia-bombardieri come elicotteri da assalto, bombardieri e velivoli stealth. La trama è narrata tramite una serie di sequenze animate, le quali ci introducono poi alle varie missioni. Prima di entrare in missione ci viene chiesto di scegliere il veicolo di preferenza valutandone le caratteristiche e di armarlo adeguatamente in base al tipo di missione che dovremo affrontare (aria-aria, aria-terra o mista); una volta fatta la nostra scelta è ora di librarci tra i cieli. Ogni missione presenta molteplici obiettivi che possono andare dal semplice sterminio di ondate di caccia nemici alla difesa di installazioni o truppe a terra, fino a passare ad obiettivi più particolari come il bombardamento di una flotta navale o il raggiungimento di un'area ultraprotetta a bordo di un velivolo stealth, volando al di sotto dei radar nemici.
Dal punto di vista del gameplay, Ace Combat: Assault Horizon si presenta come un simulatore di volo dal taglio fortemente arcade, caratteristica da sempre insita nella serie Namco: per questa edizione il sistema di controllo usuale della serie è stato rivisto per garantire una migliore e più immediata manovrabilità dei velivoli, anche se nelle opzioni è presente la possibilità di riattivare i controlli classici. La grande quantità di missili - sopra il centinaio - trasportabili da un singolo aereo, la possibilità di impattare al suolo scampando alla morte se fatto a basse angolature e i danni auto-riparanti caratterizzano un gameplay che ha dalla sua una elevatissima accessibilità per chi, del mondo degli aerei, è interessato principalmente alla componente di spettacolarità piuttosto che alla simulazione vera e propria. E per aumentare proprio il livello di spettacolarità, gli sviluppatori hanno introdotto la nuova Modalità Duello (MD) che interviene quando ci avviciniamo ad un nemico riuscendolo a tenere per qualche secondo nel nostro mirino: agendo sui pulsanti dorsali del pad possiamo agganciare il velivolo e restargli in coda sarà molto più facile, anche se comunque dovremo impegnarci per seguirne le manovre in modo che non ci sganci. Allo stesso modo, i nemici possono a loro volta agganciarci in MD per cercare di farci fuori: in tal caso dovremo cercare di disimpegnarci oppure cercare di allineare la nostra velocità alla loro, per poter così effettuare un loop e portarci alle loro spalle. E' presente poi il classico armamentario di missili a lunga e corta gittata, con diversi tipi di guida, flare e anche la possibilità di usare le mitragliatrici montate sull'aereo.
Anche la guida degli elicotteri, nei quali ci troveremo di tanto in tanto, è improntata all'insegna dell'immediatezza e ricorda molto quella di un FPS, con la possibilità di spostarsi avanti, indietro e ruotare a destra e sinistra oltre a poter salire e scendere di quota. Gli elicotteri vengono impiegati principalmente per scenari di combattimento aria-terra, anche se non manca qualche duello contro altri elicotteri ma senza la modalità MD che è esclusiva dei caccia. Qui troviamo però la possibilità di schivare missili ed RPG che ci vengono lanciati contro effettuando una avvitamento evasivo che, seppur poco realistico, risulta comunque molto spettacolare. Mentre per caccia ed elicotteri è possibile impostare sia la visuale esterna che quella dall'abitacolo ed in prima persona con il solo hud a schermo, lo stesso non vale per alcune missioni in cui ci troviamo in situazioni straordinarie come ad esempio il sistema di mira di un bombardiere stealth, dove possiamo controllare il solo reticolo di puntamento con visione notturna, oppure quando dobbiamo far volare lo stesso bombardiere sotto i coni dei radar nemici, ben visibili a schermo, con la sola visuale disponibile da dietro il velivolo.
Alla campagna in singolo, che vi terrà occupati in 16 capitoli per una durata di circa una decina d'ore, il gioco accosta anche l'immancabile sezione multiplayer che ci offre la possibilità di giocare la campagna in cooperativa con un amico oltre a permetterci di scontrarci in modalità competitive come le classiche deathmatch (Scontro Mortale) e Dominazione (dove due squadre si fronteggiano per il controllo di determinate aree) con la possibilità anche di personalizzare la livrea del proprio velivolo. Ma la vera novità del multiplayer sta nella "Conquista della capitale", dove due squadre da otto giocatori si affrontano a turno per annientare la capitale avversaria: qui il segreto sta nell creare il giusto mix di bombardieri e caccia per riuscire a penetrare e bombardare gli edifici nemici, mentre la squadra avversaria fa di tutto per tirar giù i nostri bombardieri. Purtroppo avendo provato il gioco prima del lancio, non ho avuto la possibilità di testare in prima persona queste modalità, quindi non sono considerate nel giudizio finale.
Commenti