Recensione - Dead Island
di
Christian De Filio / DarkChris
P
Il Gioco
Isola di Banoi, nella Papua Nuova Guinea: siamo nei panni di un ubriaco ed euforico villeggiante che si aggira barcollando tra i bar e la discoteca di un affollato villaggio turistico; vediamo tutto dai suoi occhi, in prima persona. Giusto il tempo di infastidire alcune persone ed un energumeno della sicurezza ci si avvicina per “consigliarci” di rientrare in hotel a riposare; non fa però in tempo ad afferrarci che alcuni individui si avventano sugi villeggianti, aggredendoli e mordendoli con una rabbia fuori dal comune, stendendo a terra anche il buttafuori. Nella confusione generale riusciamo a fuggire e a raggiungere a fatica il nostro appartamento, anche se durante il tragitto assistiamo, con la vista appannata dall’alcool, ad ulteriori aggressioni senza capirne però il motivo. Una volta giunti al sicuro ci sdraiamo sul nostro letto, addormentandoci, e al nostro risveglio ha inizio il gioco vero e proprio. Ci viene chiesto di scegliere il personaggio che si vuole interpretare selezionandolo tra i quattro possibili, due uomini e due donne, ognuno dotato di particolari abilità e caratteristiche. Una volta effettuata la scelta, incominciamo l’esplorazione del resort che ora sembra deserto, come se tutti fossero fuggiti di corsa, lasciando sparse nei corridoi solo le valigie ed altri effetti personali. Dopo pochi attimi veniamo contattati da altri sopravvissuti che ci chiedono di unirci a loro per cercare insieme una via di fuga. Il leader improvvisato di questo manipolo di superstiti si chiama John Sinamoi, ed è il capo dei bagnini dell’hotel che ci mette al corrente che una misteriosa persona, per ora chiamata semplicemente “la voce”, lo ha contattato via radio chiedendogli di rintracciarci. La “voce” gli ha detto che può aiutarli a lasciare l’isola ed a mettersi in salvo, ma sembra sapere qualcosa anche su di noi, perchè sostiene, a ragione, che noi siamo speciali, in quanto immuni al virus che sta contagiando tutte le altre persone trasformandole in zombie. Da questo momento in poi inizia quindi una lunga serie di missioni da completare per trovare ogni oggetto utile allo scopo e salvare man mano tutte le persone ancora non infette sparse sull’isola, oltre alla ricerca di indizi sulla causa dell’origine e della diffusione del pericolosissimo virus.Esistono tre tipologie di missioni: le principali, indispensabili per completare la storia, le secondarie, che ci permettono di guadagnare esperienza e ricevere in premio diverse oggetti ed armi e, infine, le missioni continue che sono sempre attive e possono essere completate più volte nel corso dell’avventura. Un esempio di questa tipologia è la richiesta di un sopravvissuto di portargli bottiglie di alcool e stracci: ogni volta lui ci assemblerà una molotov e ci farà accumulare inoltre anche un po’ di punti esperienza. Invece i compiti necessari a completare la storia ruotano quasi tutti intorno al raggiungimento di posti sicuri, come ad esempio il faro o la stazione radio, o la riparazione di generatori, antenne e altri dispositivi danneggiati dalle orde di non morti. Le missioni secondarie sono infine spesso legate a richieste specifiche dei vari sopravvissuti, come il ritrovamento di un loro caro disperso, il rifornimento di cibo o di farmaci indispensabili per la loro salute.
La struttura di gioco di Dead Island è un mix di diversi elementi; la visuale è in soggettiva come quella degli FPS ma il titolo si discosta parecchio dalla frenesia e dai ritmi sostenuti di molti sparatutto, a causa della forte presenza di tanti elementi tipici dei giochi di ruolo che ne caratterizzano il gameplay. I combattimenti sono principalmente basati sull’arma bianca, dato che l’azione si svolge su un isola turistica dove le armi da fuoco non sono molto diffuse. Ci ritroveremo quindi ad usare spesso oggetti comuni come bastoni, tubi, martelli e coltelli vari per difenderci dai nemici, e solo raramente entreremo in possesso di pistole o fucili, le cui munizioni saranno comunque sempre molto scarse. Abbiamo inoltre la possibilità di modificare le armi, ad esempio trasformando un semplice bastone in una mazza chiodata o capace di trasmettere forti scosse elettriche; questo è però possibile solo dopo avere trovato, o guadagnato attraverso una missione, il relativo progetto e avendo nell’equipaggiamento il materiale necessario. Uccidendo zombie e completando missioni si ottiene esperienza utile a guadagnare punti abilità da utilizzare per migliorare le caratteristiche del nostro personaggio o attivare particolari bonus sulle armi per incrementarne ad esempio il danno o la resistenza, dato tutte le armi sono soggette ad usura. Per coprire le enormi dimensioni dell’isola è poi possibile usare diversi mezzi di trasporto oppure teletrasportarsi in vari punti prestabiliti, selezionabili sulla mappa a patto di averli prima già scoperti.
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