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Rainbow Six 3: Black Arrow
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Recensione - Rainbow Six 3: Black ArrowXboxGame

Aspettavamo con impazienza l'arrivo di Rainbow Six 3: Black Arrow, nuovo capitolo della saga Rainbow Six, per poterne saggiare soprattutto le nuove caratteristiche on-line: RS3:BA è infatti uno dei primissimi giochi che implementa le nuove funzionalità di Xbox Live 3.0 tra cui la possibilità di costituire Clan, l'invio di messaggi vocali e nuove e migliorate statistiche.
Eravano inoltre curiosi di vedere le eventuali migliorie all'aspetto grafico e della giocabilità introdotte da RedStorm in questo Black Arrow. Vi posso già anticipare che anche in considerazione del prezzo assolutamente concorrenziale, RS3:BA è un titolo che non può mancare nella vostra personale collezione di giochi per Xbox, soprattutto se siete amanti degli FPS e del gioco online.


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La storia
Come ogni game appartenente al franchise di Tom Clancy, l'azione del gioco si inserisce in una storia ben precisa che si evolve con l'esito delle missioni fino ad una conclusione. Un bel video iniziale, girato con un nuovo stile inedito, ci introduce al plot che ci accompagnerà per tutte le missioni della modalità Campagna. Durante il filmato i protagonisti del gioco vengono celebrati come dei veri eroi, con bei primo piano a Ding, Price, Webber e Loiselle del team Rainbow. Il filmato termina quando, nonostante l'impegno dei nostri eroi, i Rainbow riescono "solo" a salvare, con un eroico salto del caposquadra Ding Chavez, il prigioniero di turno mentre i terroristi volano via a bordo di un elicottero.
La storia del gioco inizia proprio da qui e prosegue con la squadra Rainbow impegnata nel fronteggiare i continui tentativi di catturare scienziati impegnati in vari progetti di ricerca, apparentemente lontani dagli interessi del gruppo terroristico co,pevole di tali azioni.

Le missioni si svolgono in diverse città dell'Europa ed anche d'Italia: in particolare a Pavia ed a Milano (purtroppo riprodotte in maniera piuttosto casuale) e fa un certo effetto sentir parlare durante il gioco della Polizia italiana e vedere le pantere che circondano la zona in cui si svolge l'azione. Molte altre città Europee, come ad esempio Cannes, sono coinvolte da questa ondata di terrorismo che vede i cattivi cercare di appropriarsi di cervelli e tecnologie occupando complessi industriali, nucleari e chimici.

Grafica e single player
Sicuramente da quello che è più un data pack di Rainbow Six 3 piuttsto che un vero e proprio seguito, non ci si può aspettare niente di nuovo riguardo a grafica e giocabilità della modalità in singolo. Qualche piccolo progresso c'è stato, ma nulla di quello che si vede è lontanamente paragonabile a quanto la nostra amata console è in grado di mostrarci con i titoli di ultima generazione. Questo, se da un lato ci permette di osservare un frame-rate costantemente alto senza ritardi nè "affaticamenti" del sottosistema grafico, ci fa storcere un pò il naso quando notiamo ad esempio l'utilizzo di texture ripetute e di bassa qualità (vedi le macchine), e non rende sicuramente giustizia alla giocabilità che, al contrario, è costantemente ad altissimi livelli.

Infatti, i comandi sono distribuiti correttamente anche in funzione della loro frequenza di utilizzo e consentono un gameplay che permette di concentrarsi esclusivamente sull'azione e non sui comandi necessari per portarla avanti. Unica critica imponibile al sistema di controllo è l'impressione che il sistema di puntamento non sia correttamente tarato e risulta un po' complicato mirare correttamente in particolare nelle situazioni in cui i colpi arrivano da tutte le parti e bisogna muoversi in fretta. Inoltre lo scarto, anche al centro del mirino, consente sempre un margine di errore non sempre corrispondente alla precisione dichiarata dell'arma. Comunque basta farci l'abitudine per riuscire a colpire con sufficiente rapidità i malcapitati terroristi, soprattutto se non si muovono troppo repentinamente.

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Sicuramente è molto migliorata l'AI nella modalità single player, in cui è possibile notare che i terroristi non si espongono sempre per sparare ma, quando sotto tiro, portano l'arma oltre la protezione e sparano a caso. Inoltre in questa nuova avventura del quartetto Rainbow i nemici utilizzano come arma anche le granate a gas che, come le flashbang, provocano uno stordimento ed una perdita di orientamento resa in maniera veramente efficace. Quando si è sotto l'effetto del gas è veramente complicato, se non impossibile, coordinare i propri movimenti e attaccare o difendersi dagli attacchi dei terroristi. La perfezione della IA è comunque ancora lontana, e come nell'episodio precedente non sarà raro vedere dei nemici rimanere impassibili quando si spara da lontano ad un loro vicino o quando facciamo un baccano d'inferno fuori del locale in cui sono rintanati.

Riguardo l'armamento, il quartetto non si è arricchito di nessuna nuova arma ma nel loro complesso mi sembra che la dotazione sia sufficiente ad affrontare qualunque missione.
Le armi sono rese in modo estremamente realistico e le loro caratteristiche, se correttamente scelte ed utilizzate, possono cambiare il destino di una missione. Scegliere male le armi equivale a trovarsi in condizioni di inferiorità di potenza o precisione di fuoco e soccombere agli assalti compiuti anche con armi pesanti (RPG) e bombe incendiarie.

Tsunami!
Ciò detto passiamo a quella che è la primizia contenuta in questo titolo che non a caso, essendo il seguido del titolo in assoluto più giocato su Xbox Live, è il primo ad implementare il supporto al Live 3.0. Grazie a ciò è possibile usufruire di tutti i nuovi servizi del servizio di Microsoft come la possibilità di inviare e ricevere messaggi vocali insieme ad inviti a giocare o ad aggiunte di amici e l'attesissima gestione di tornei e team, feature utilissima per questa tipologia di gioco che fa del lavoro di squadra il proprio punto di forza. E' dunque possibile creare il proprio team (insomma il buon vecchio clan) di cui è possibile scegliere un nome esteso, il tag (che si anteporrà al vostro tag giocatore) di 4 lettere, un motto, la lingua preferita, una descrizione estesa ed infine una URL per la home page del clan. La gestione della squadra è particolarmente articolata ed è possibile vedere i dettagli, esaminare i membri ed il loro livello, le statistiche, reclutare altri amici inserendo il tag giocatore. Per ogni membro della squadra è possibile definire un grado (proprio come nell'esercito) per concedere un livello di accesso ai dati della squadra oltre che definire o meno la partecipazione ai tornei.

Proprio quest'ultima caratteristica racchiude l'essenza di quanto appena esposto e, in sostanza tutta la dirompenza di Xbox Live 3 (non a caso chiamato in codice Tsunami): è possibile organizzare tornei nel dettaglio, decidendo la tipologia di gioco, la periodicità delle partite, la durata dei singoli round. E' possibile gestire i team iscritti e i vari round, tutto dall'interno del gioco. Insomma, in un sol colpo Microsoft introduce nel Live tutta la potenza necessaria per accontentare la voglia di competizione a squadre che è la vera forza del gioco online, ed Ubisoft dimostra ancora una volta di essere in primissima linea su questo fronte, implementando per prima tali caratteristiche, dopo essere già stata la prima a portarci un gioco Xbox Live enabled (il buon vecchio Ghost Recon).

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Missione compiuta
Aspettarsi rivoluzioni in questo titolo sarebbe un errore sia perché una squadra vincente non si cambia, sia perché Black Arrow va considerato più un add-on pack di livello elevato che un vero e proprio nuovo gioco. Ciò è suffragato anche dal fatto che il prezzo di vendita è la metà di quello normalmente utilizzato sugli altri titoli Xbox. Diventerà probabilmente un classico del gioco su Xbox: la porzione Live che diviene centrale e preponderante nei giochi che, rarità nel business del gioco, come sequel si alterneranno attorno a franchise vincenti. Dunque Rainbow Six 3: Black Arrow continua, seguendo l'esperienza di Ghost Recon: Island Thunder e Splinter Cell: Pandora Tomorrow una buona tradizione di Ubisoft di intendere e fare videogame, pubblicando un nuovo "contenuto" (una buona storia in single player) su un motore di gioco preesistente e sperimentato, ed arricchendo il tutto con una sezione di gioco online di prim'ordine, assolutamente fantastica.


Ringraziamo Ubisoft per la collaborazione.
8.4

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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