Recensione - Shadows of the Damned
Il Gioco
Garcia Hotspur è un cacciatore di demoni che si guadagna da vivere eliminando tutta la feccia demoniaca che regolarmente l'aldilà vomita sul mondo terreno: tutto procede senza intoppi fino al giorno in cui Garcia scatena le ire di Fleming, il re dei demoni dalla testa a sei occhi, il quale per vendicarsi decide di rapire la sua findanzata, Paula. Al nostro eroe non rimane che imbarcarsi in un viaggio nell'Ade per recuperare la propria amata, visitando posti molto diversi da quelli narratici da Dante: cittadine di ispirazione europea, villaggi maledetti, quartieri a luci rosse, cimiteri e architetture che sembrano uscite da un dipinto di Escher sono alcune delle ambientazioni che ci accompagneranno nel nostro viaggio. E non saremo soli: avremo sempre con noi il fedele Johnson, un logorroico teschio infernale che, oltre a tenerci compagnia con le sue continue battute, è in grado di trasformarsi a comando in diversi tipi di arma.Il gameplay alla base di Shadows of the Damned è quello di un classico sparatutto in terza persona: il tipo di visuale e sistema di mira utilizzati ricordano molto quelli di Resident Evil 4 e 5, con la differenza che qui è possibile spostarsi mentre si mira e si spara, seppur più lentamente rispetto ai movimenti normali. E' possibile anche sferrare dei colpi corpo a corpo, qualora i nemici si avvicinino troppo per le armi da fuoco. Man mano che esploriamo i livelli dobbiamo eliminare i vari demoni che ci si parano davanti, dai più semplici simili-zombie, smembrabili arto per arto come accade in Dead Space, passando per esseri più potenti o veloci con specifici punti deboli da sfruttare fino ad arrivare ai classici boss che richiederanno tempo e strategia per poter essere sconfitti. L'elemento di originalità, che differenzia il gioco dai tanti shooter classici, consiste nella coltre di oscurità che cala spesso nei livelli mentre li esploriamo o mentre stiamo combattendo. Questo rende i nostri movimenti molto più lenti e ci provoca una costante diminuzione della salute: l'unico modo per uscirne è dissolvere l'oscurità, e questo è fattibile in diversi modi: quello più comune è rappresentato delle teste di capra appese sugli edifici, che dovremo colpire con un particolare proiettile di luce per "accenderle" e far così sparire l'oscurità, ma in alcune occasioni dovremo trovare la fonte dell'oscurità e disabilitarla, oppure agire su particolari meccanismi capaci di dissolverla in maniera temporanea. Ma non è tutto: i nemici toccati dall'oscurità vengono ricoperti da una patina nera che li rende invulnerabili e che rimane anche dopo aver eliminato l'oscurità stessa. L'unico modo per sconfiggerli è colpire anch'essi col colpo di luce, facendo sparire il loro scudo e permettendoci così di attaccarli in maniera normale. Sono presenti anche diversi enigmi da risolvere, inizialmente semplici e poi via via più complessi, con fasi che ci richiedono di cercare determinati oggetti per aprire delle porte e che vanno a spezzare la struttura basilarmente lineare dei livelli.
Il gioco offre inoltre un sistema di avanzamento e potenziamento delle armi. Johnson si può trasformare in tre diversi tipi di arma: una pistola, un fucile a pompa che spara teschi ed un mitra che usa denti al posto delle classiche pallottole. Man mano che avanziamo nella storia, troveremo dei diamanti da incastonare sul teschio di Johnson per attivare sue forme più potenti, arrivando ad esempio a poter sparare più teschi contemporaneamente dal fucile, utilizzare proiettili a ricerca dal mitra oppure sparare mine esplosive con la pistola. Oltre a queste evoluzioni "obbligate" delle armi, che avvengono generalmente dopo aver sconfitto un boss, abbiamo anche la possibilità di potenziarle ulteriormente aumentandone capacità del caricatore, velocità di ricarica o danni inflitti, utilizzando dei rubini nascosti in casse o luoghi segreti delle ambientazioni. E' presente anche un sistema di recupero dell'energia vitale di Garcia, che può guarire bevendo bottiglie di Tequila,Whisky o Assenzio, anch'esse recuperate durante i combattimenti o l'esplorazione. Rubini, proiettili e bottiglie di guarigione sono infine reperibili anche presso Christopher, un demone-mercante che incontriamo in varie location e che, in cambio di denaro, è disposto a fornirci le scorte necessarie per la nostra avventura.
Commenti
ma dalla pistola fate ste conclusioni? <.<
@heavy..con il laser finto incorporato xD
nemmanco a me piace per niente, la pistola che tiene in mano nella copertina sembra un giocattolo per spaventare i bambini piu che un'arma demoniaca !!! aahahahahaha questo è uno di quei titoli che io definisco tamarri xd!! come splatterhouse!
naaa non credo lo comprerò,troppo pacioccato sembra un cartone giapu
Io invece volevo sapere se farete la recensione di alice: madness returns.... p.s. anche alice usa l'unreal engine 3 in modo mediocre xD
Per ora (sono all' inizio) il gioco mi sta' divertendo un sacco; concordo pero' con le pecche elencate da Neural, in primis con l' ennesima terribile implementazione del Unreal engine. Questo mese e' il secondo titolo (il primo e' hunted!) che gioco che utilizza il motore epic in maniera decisamente mediocre. 8 meritato comunque.
bello veramente divertente e anke vario 8,5
Davvero un titolo stupendo che trasuda stile da tutti i pori!!!
@Derrick arriva anche quella: il problema è che, essendo uscito sotto E3, il gioco ci è arrivato con un buon ritardo rispetto alla data d'uscita. E' comunque in dirittura d'arrivo, quindi a breve la potrai leggere
ma la recensione di hunted la nascita del demone non la fate? sembra che tutti i siti si siano dimenticati di quel gioco solo perchè è uscito all'inizio dell'E3...