Recensione - Red Faction: Armageddon
Il Gioco
L'avventura di Red Faction: Armageddon si svolge parecchi anni dopo gli eventi di Guerrilla, dove Alec Mason riuscì a stabilire un certo equilibrio tra i coloni di Marte. In questo episodio vestiamo i panni di Darius Mason, nipote di Alec ma con ben pochi punti in comune con l'eroico zio. Il coraggio di certo non gli manca, ma la sfortuna tallona il nostro protagonista portandolo spesso a trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Così il malcapitato Darius si renderà involontariamente protagonista del sabotaggio del Terraformatore - apparecchio essenziale per mantenere l'atmosfera vivibile per gli umani - architettato dal cattivo di turno: Adam Hale, un pazzo mitomane che si definisce un messia, seguito dalla sua folta schiera di discepoli pronti a tutto per dominare un pianeta in decadenza. Questo evento porta inevitabilmente alla fuga nel sottosuolo di tutti gli umani presenti, che si vanno a rifugiare in agglomerati sotterranei, protetti da un'atmosfera divenuta ormai quasi invivibile. Questo però è solo il primo problema di Darius, visto che si troverà alle prese anche con una pericolosa e letale forma di vita nascosta nella parte più remota del cuore del pianeta Rosso. Nel corso del gioco dobbiamo quindi scontrarci con questa duplice minaccia: da un lato Hale ed i suoi discepoli, dall'altro antiche creature che ci attaccano dalle profondità di Marte.Per far questo abbiamo a disposizione un arsenale piuttosto vario che comprende armi tradizionali quali mitragliatori, fucili a pompa e lanciarazzi, ed armi meno convenzionali come un Cannone Antimateria in grado di generare buchi neri, Laser che sciolgono al contatto ogni superficie, fino ad arrivare ad una Pistola Magnetica in grado di colpire strutture o nemici per poi attaccarli ad altri oggetti o creature distruggendo praticamente tutto lo scenario, come da tradizione della serie. Ovviamente non manca il classico Maglio, un martello col quale è possibile distruggere tutto. In questo episodio l'enfasi posta sulla distruzione è, se possibile, messa ancora maggiormente in risalto, realizzata con più cura e comporta il solito, bellissimo, spettacolo di devastazione. Ma non solo di distruzione si può vivere, quindi i ragazzi di Volition hanno deciso di fornire il nostro sfortunato eroe di un nuovo apparecchio: il Nanoforgiatore. Questo ci consente di riparare e ricostruire ogni struttura distrutta, dando un pizzico di strategia in più al titolo; possiamo infatti riparare un ponte o una passarella, per poi distruggerla isolando magari i nemici meno agili e rendendoli quindi facili bersagli. Oltre alla funzione riparatrice, il Nanoforgiatore si presta anche ad altri usi: può creare infatti una forza d'impatto capace di distruggere porte chiuse altrimenti invalicabili, ma anche di spazzare via i nemici troppo vicini. Il dispositivo dispone inoltre di tre capacità speciali: con Furia possiamo contare, per un intervallo di tempo limitato, su munizioni infinite, permettendoci quindi di liberarci dai guai e da situazioni piuttosto affollate; con Onda d'Urto possiamo invece creare un campo magnetico attorno a noi, paralizzando i nemici e lasciandoli inermi; infine abbiamo la possibilità di attivare Guscio, uno schermo protettivo che ci permette di ricaricare l'energia, ma che può anche rispedire al mittente i proiettili nemici. Tutte queste capacità sono potenziabili direttamente da stazioni disseminate lungo il nostro cammino. Il sistema di potenziamento è piuttosto profondo con molteplici possibilità, e per poterle sbloccare abbiamo bisogno delle Risorse, reperibili esplorando le mappe di gioco, distruggendo serbatoi e strutture o ammazzando nemici.
Anche la componente multigiocatore di Red Faction: Armageddon è stata pesantemente stravolta. Le modalità a nostra disposizione sono ora due: Infestazione e Rovina. La prima altro non è che la versione di Volition della celebre Orda, nella quale i giocatori, per un massimo di quattro, si scontrano con ondate continue di nemici con il solo intento di distruggerli e sopravvivere. In Rovina invece l'obiettivo dei giocatori è la pura e semplice distruzione; entro un determinato lasso di tempo dobbiamo distruggere più strutture possibile realizzando il punteggio più alto per poi confrontarlo nelle leaderboard di Xbox Live. Grande assente quindi una qualunque modalità competitiva.
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