Recensione - Mortal Kombat
Il Gioco
Mortal Kombat rappresenta un vero e proprio "reset" della serie di Ed Boon e compagnia, con un ritorno al gameplay bidimensionale, seppur supportato da personaggi e arene poligonali, ed una rivalorizzazione di tutte quelle caratteristiche che resero Mortal Kombat l'icona dei picchiaduro che molti conoscono. Questo non significa certo che siamo di fronte ad un gioco che si limita a ripercorrere i passi del capitolo originale: quello ci offre molto di più, a partire dei contenuti davvero notevoli, ben al di là delle più rosee aspettative. Tra le molte modalità di gioco disponibili, la prima di cui voglio parlarvi è la rinnovata modalità Storia. A differenza degli altri giochi di questo genere, non abbiamo la possibilità di selezionare un lottatore per poi vedere la sua particolare vicenda nel contesto generale del Mortal Kombat, bensì dobbiamo affrontare un cospicuo numero di capitoli, prendendo il controllo di volta in volta di personaggi pre-assegnati dal gioco, ricalcando così tutte le vicende all'origine del terribile torneo, mettendo quindi al centro dell' azione la storia stessa. Cosi facendo si ottiene una modalità caratterizzata da un apprezzabile taglio cinematografico, ricchissima di filmati e sequenze che spiegano al giocatore tutti i fatti alla base del Mortal Kombat, con una durata notevole ed un buono spessore narrativo, molto superiore a quello che offrono gli altri picchiaduro.Ad affiancare la Storia c' è la modalità Kombattimento, ne più ne meno la classica modalità Arcade nella quale dobbiamo semplicemente sconfiggere gli avversari per arrivare allo scontro finale col temibile Shao Kan. Oltre al classico uno contro umo, questa volta possiamo cimentarci anche in scontri a squadre di 2 kombattenti, che sarà possibile scambiare tra loro con la pressione di un tasto e che, con la giusta combinazione, possono dare il via a combo ed attacchi in coppia davvero letali. Altra interessantissima modalità è la Torre delle Sfide: una vera e propria scalata al successo che non si limita a farci fare qualcosa come 300 scontri, ma ognuno di questi contiene delle regole diverse, dando sfogo alla folle vena creativa dei programmatori con stipulazioni sempre diverse, sorprendenti e sadicamente divertenti. Basti solo citare uno scontro dove dovremo colpire l'avversario lanciandogli parti del nostro stesso corpo, dando via ad un vero e proprio paradiso dello splatter, in perfetta sintonia con lo spirito malvagio della serie. Naturalmente non può mancare all' appello una modalità Allenamento, ideale per affinare le nostre tecniche di lotta e per scoprire nuove combinazioni.
Tutti gli scontri di qualsiasi modalità fruttano al giocatore dei Kredits che possiamo spendere nella Krypta; qui abbiamo a disposizione centinaia di extra sbloccabili, a partire da illustrazioni ed artworks, passando per i bozzetti delle mosse speciali, arrivando infine a costumi alternativi e nuove e terribili Fatalities per i nostri lottatori. Tutto questo non è esente dallo spirito lugubre di Mortal Kombat: gli extra sono infatti rappresentati da lapidi, cadaveri in putrefazione su un piccolo ruscello, appesi ad un albero oppure da corpi intrappolati in strumenti di tortura, stiamo pur sempre parlando di Mortal Kombat!
Immancabile naturalmente la modalità multigiocatore, sia in locale che attraverso Xbox Live. Anche in questo caso NetherRealm Studios ci propone qualcosa di nuovo ed assolutamente inedito: oltre infatti ai classici scontri in singolo oppure a squadre, in partite private o classificate, la vera attrattiva della componente online è rappresentata dalla nuova modalità Re della Collina. Questa altro non è che una serie di scontri dove vige la regola del "chi vince regna", ossia dove il vincitore si scontrerà contro gli altri partecipanti sino a che non verrà sconfitto, lasciando quindi la corona al nuovo Re che verrà a sua volta messo alla prova dagli altri sfidanti. Detto così non si nota nulla di particolarmente innovativo, ma anche in questo caso c'è quel tocco dei programmatori che da una marcia in più a questa modalità. Tutti i partecipanti della stanza vengono rappresentati dai propri Avatar Xbox intenti ad osservare il combattimento in una vera e propria sala teatrale ed è possibile, in ogni momento, esternare le nostre opinioni proprio attraverso essi, facendoli gioire ai colpi del nostro lottatore preferito, oppure insultando i lottatori. Alla fine di ogni incontro sarà poi possibile votare le prestazioni del vincitore con una scala da 0 a 10, creando così una vera e propria reputazione per ogni giocatore connesso. Una modalità che riesce quindi ad intrattenere non solo chi partecipa attivamente allo scontro, ma anche gli altri lottatori che non si limiteranno ad osservare semplicemente il combattimento.
Come avrete capito, la mole di possibilità offerte dal gioco è davvero notevole; a questo si aggiunge una giocabilità che farà la felicità di tutti i fan di Mortal Kombat. Tornare al 2D puro è stata la scelta migliore che si potesse fare, ridando al gioco quel fascino e tutte quelle meccaniche che l'hanno reso celebre, eterno. Tornano quindi tutte le possibilità che i fan di vecchia data conoscono bene, ritorna la classica spazzata in stile Mortal Kombat, il classico montante e tutte quelle special moves che distinguono questa serie anche dal punto di vista del gameplay. L'unica importante novità è rappresentata da una barra divisa in tre settori che ci permette nuove mosse ed abilità inedite per la serie: riempiendo il primo settore abbiamo a disposizione le Enhanced Moves, ossia delle versioni potenziate delle mosse speciali di ogni lottatore, ancor più letali e dolorose. Col secondo indicatore abbiamo invece accesso alle Breaker, ossia delle contromosse che, se effettuate al momento giusto, spezzano la combo dell'avversario lasciandolo inerme per il tempo necessario a colpirlo con una terribile combinazione di attacchi. Una volta che la barra sarà piena, abbiamo accesso alle nuove e coreografiche X-Ray moves; queste altro non sono che mosse specifiche per ogni lottatore che, oltre a portare un grande danno all' avversario, fanno leva su una realizzazione visiva davvero cattiva: lo schermo diventa in bianco e nero e zooma sulle parti colpite con tremenda violenza dal nostro lottatore, lasciandoci vedere i danni alle ossa proprio come se fossimo di fonte alle lastre dei raggi X. Un effetto davvero ben realizzato e contestualizzato alla perfezione in questa orgia di iperviolenza. Ovviamente non possono mancare le Fatalities, vero e proprio trademark della serie. In partenza ne abbiamo solo una per personaggio, ma grazie alla Krypta è possibile sbloccarne una seconda, alcuni personaggi ne hanno una terza ed inoltre, nascoste nella immensa mole di segreti da sbloccare, possiamo trovare Stage Fatalities ed anche le Babalities; al tipico "Finish Him! " avremo l'imbarazzo della scelta.
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