Recensione - Outland
Il Gioco
In Outland vestiamo i panni di quello che appare visivamente come un guerriero azteco, il quale si è recato nella foresta in seguito a dei sogni che presagivano il ritorno delle due dee della luce e dell'oscurità, in costante lotta tra loro e imprigionate in passato da un mitico eroe. Sembra che le due forze si stiano per liberare nuovamente scatenando il caos sul mondo, e tocca a noi impedirlo visitando diversi luoghi - foresta, sottosuolo, città, cielo ed eternità - alla ricerca di potenti custodi per sconfiggerli ed arrivare così allo scontro finale.Il titolo miscela sapientemente tra loro diverse meccaniche di gioco: la più evidente è la componente action-platform 2D, che ci vede esplorare i livelli saltando tra piattaforme, sfruttando l'appoggio delle pareti per raggiungere aree più alte e fronteggiando i nemici con la nostra fedele spadona. Da questo punto di vista il gioco ricorda molto, anche per animazioni, il Prince of Persia classico. Dopo qualche minuto di gioco ci accorgiamo però che il titolo di Housemarque è dotato di una maggior profondità. I livelli sono tutti connessi tra loro a formare un unico grande labirinto, con aree che diverranno accessibili solo dopo aver acquisito determinati poteri; tra questi, undici in tutto, troviamo la possibilità di effettuare scivolate, uno scudo esplosivo per scaraventare via i nemici, un raggio d'energia, la possibilità di usare portali di teletrasporto e l'abilità per sfruttare delle piattaforme di salto che ci lanciano a tutta velocità in una delle quattro direzioni.
A tutto questo si aggiunge l'elemento davvero distintivo del gioco, un meccanismo già visto nello sparatutto di Treasure Ikaruga: la possibilità di far cambiare allineamento all'energia vitale del protagonista tra luce ed oscurità, identificata dai colori blu e rosso. I livelli sono pieni di dispositivi che lanciano proiettili o raggi d'energia blu e rossi, ai quali risulteremo immuni solo se allineati con il loro stesso colore; inoltre ci sono anche numerose piattaforme mobili che diventeranno solide solo se siamo del loro stesso colore, e per finire i nemici sono attaccabili solo se siamo di colore opposto al loro, mentre loro sono in grado di colpirci indipendentemente dal nostro allineamento. Immaginate di dover saltare tra una serie di piattaforme fluttuanti cambiando ad ogni salto il vostro colore in modo da rendere solida quella su cui dovete atterrare, cercando contemporaneamente di passare illesi tra muri di proiettili di colore diverso ed evitando gli attacchi di nemici di vario tipo: situazioni di questo tipo sono pane quotidiano per l'eroe di Outland.
Oltre alla modalità storia in single-player, che vi terrà impegnati tra le sei e le otto ore, troviamo anche una modalità Arcade in cui ci viene chiesto di ripercorrere gli stessi livelli nel minor tempo possibile, per confrontare poi i nostri tempi con amici e altri utenti sul Live; sul fronte multigiocatore troviamo invece la possibilità di rigiocare in co-op con un amico connesso online (niente schermo condiviso) sia la storia che la modalità Arcade, oltre a cinque sfide speciali, sbloccabili nella storia principale, in cui ci vengono proposte meccaniche d'interazione particolari: c'è ad esempio quella in cui solo uno dei due giocatori può cambiare allineamento ad entrambi, o quella in cui i giocatori devono palleggiarsi delle bombe a tempo per aprirsi la strada cercando però di non morire, oppure quella in cui i due non possono allontanarsi troppo l'uno dall'altro. Sono tutte sfide completabili solo con una grande intesa e collaborazione tra i due giocatori, e che aggiungono maggior divertimento al gioco in compagnia.
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