Recensione - Dynasty Warriors 7
Il Gioco
Con la serie Dynasty Warriors, Koei ha praticamente dato il via ad un genere videoludico a sé stante; quell'Hack'n Slash in salsa orientale che riesce ad unire due aspetti che stanno agli antipodi nel mondo dei videogiochi: il massacro indiscriminato e più becero di centinaia, anzi migliaia di truppe nemiche per ogni singola missione, coniugato ad aspetti "intelligenti" mutuati dai classici RPG, ossia il livellamento del proprio personaggio ed il relativo miglioramento delle proprie caratteristiche e delle armi. Un mix talmente particolare da non offrire mezze misure al giocatore: o lo si ama alla follia come nel mio caso, o lo si detesta senza alcuna esitazione sottolineando magari l'estrema ripetitività dell'azione e di tutte le meccaniche di gioco presenti, uguali a sé stesse ormai da lustri.Se fate parte di questa seconda categoria potete tranquillamente terminare qui la lettura di questo articolo perchè, anche in questo caso, Dynasty Warriors resta orgogliosamente uguale a sé stesso rinunciando alla possibilità di attirare nuovi giocatori, ma facendo felici i molti appassionati che troveranno tutto ciò che desiderano da questa serie: tantissima "ignoranza" videoludica.
Come da tradizione abbiamo a che fare con l'interminabile saga letteraria dei Tre Regni, l'eterno conflitto che scosse la Cina dei primi secoli e che tutti i fan conoscono ormai alla perfezione. Il gioco si divide in due modalità principali: la Storia e la nuova modalità Conquista. Nello Story Mode possiamo selezionare una delle quattro casate a disposizione - ai classici regni di Shu, Wei e Wu si aggiunge ora anche il regno Jin - per poi affrontare le vicende dal punto di vista del regno scelto. In ogni missione controlliamo un ufficiale assegnatoci dal gioco e ripercorriamo le vicende che porteranno al tentativo di ognuna delle case reali disponibili di conquistare ed unificare lo sconfinato territorio cinese. A differenza del passato, l'obbligatorietà di scelta del personaggio in questa modalità, pur togliendo un pò di libertà al giocatore, riesce a dare un rinnovato e migliorato spessore narrativo alle vicende raccontate, mettendoci di volta in volta nei panni di un personaggio cardine della storia. Oltre a questo è stata anche aumentata la durata stessa della modalità principale che ora offre decine di missioni per ogni singola fazione riuscendo quindi nel doppio intento di aumentare una longevità già di per se eccezionale e raccontare le vicende ancora più dettagliatamente, proponendo battaglie mai vissute prima d'ora e che andranno ancora più a fondo nel raccontare gli eventi di questa epopea.
La modalità Conquista invece è un'evoluzione importante e decisa di quella che era la modalità Libera dei precedenti episodi. In questa modalità abbiamo a disposizione l'intera Cina, suddivisa in almeno un centinaio di settori e, ovviamente, il nostro compito è semplicemente quello di conquistarli tutti. La scelta del personaggio, ma anche della battaglia stessa, è quindi totalmente a discrezione del giocatore ridando quella libertà che viene meno nella Storia. Ogni settore contiene battagli normali, dove non dobbiamo far altro che massacrare chiunque si pone tra noi ed il nostro obiettivo, città e villaggi dove è possibile forgiare nuove armi, comprare oggetti ed interagire con alcuni NPC rafforzando i nostri legami ed infine le Battaglie Leggendarie. Queste sono missioni particolari disponibili per ognuno dei numerosissimi personaggi presenti nel gioco e frutteranno premi particolari, come la possibilità di arricchire ulteriormente un roster già di per se sconfinato. Altra peculiarità della Conquista è la possibilità di affrontare in due le battaglie proposte, sia in locale, affidandosi quindi al classico split-screen, ma anche online grazie alla possibilità di unirsi ad un altro giocatore collegato via Xbox Live. La cooperativa risulta ugualmente godibile in entrambi i casi, con l'unica pecca rappresentata dai repentini movimenti dell'ufficiale collegato, scattosi ma che comunque non vanno ad influire negativamente sulla battaglia, ma che certo non risultano piacevoli da vedere.
Da segnalare anche il supporto ai televisori 3D per la prima volta su questa serie, peccato solo non avere i mezzi per poterne testare l'effettiva bontà.
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