Recensione - Portal 2
Il Gioco
Il primo Portal, uscito su Xbox 360 prima in The Orange Box e poi come titolo scaricabile da Xbox Live, lasciò molti a bocca aperta per l'innovativo uso della visuale in prima persona unita alla tecnologia dei portali, dando vita ad un puzzle game assolutamente geniale e fuori gli schemi. Il gioco mostrò l'enorme potenziale di tali meccaniche, ma si trattava di un esperimento di breve durata; con Portal 2 troviamo invece un titolo completo, che affianca ad una storia in singolo anche una inedita modalità cooperativa a due giocatori.Il gioco ha luogo un non specificato lasso di tempo dopo che, alla fine del primo episodio, la protagonista Chell sconfisse l'IA impazzita GLaDOS danneggiando pesantemente gli edifici di test della Aperture Science. All'inizio della storia ci risvegliamo nei panni di Chell all'interno di quella che sembra una stanza d'albergo; in realtà si tratta di un'area dei laboratori Aperture in cui un'IA di nome Wheatley ci ha portato dopo averci raccolto esanimi alla fine del primo gioco. Wheatley, una sorta di occhione metallico che si sposta su delle rotaie, ci spiega che dopo le nostre azioni il posto è andato in rovina e si propone di guidarci all'esterno. Ma la fuga non va come previsto: GLaDOS si rifà viva e inizia così una nuova odissea tra decine di camere di test, in un viaggio ricco di colpi di scena che ci porterà ad esplorare anche le origini della Aperture.
Dal punto di vista del gameplay, chi ha già giocato il primo Portal non avrà grosse sorprese. Il gioco è alla base molto semplice con la possibilità di muoverci (salto compreso) come in un comune FPS, con la differenza che al posto di un'arma abbiamo una pistola capace di sparare due portali di entrata/uscita su qualsiasi superficie bianca; entrando in uno si esce dall'altro, ovunque questo sia stato posizionato. Oltre a questo possiamo occasionalmente raccogliere e riposizionare dei particolari cubi pesanti per tenere premuti dei pulsanti, o dei cubi lenticolari per deflettere dei raggi laser. Ma se i meccanismi di controllo di Chell sono semplici, altrettanto non lo è il modo in cui questi vanno impiegati, anzi. Il gioco ci impegna in una serie di livelli nei quali dobbiamo riuscire a guadagnare la strada verso l'uscita, e per farlo dobbiamo sfruttare gli elementi messi a disposizione da ogni livello. Se all'inizio si tratta semplicemente di premere dei pulsanti per far cadere dall'alto dei cubi da posare su delle piattaforme per aprire la porta d'uscita, più si avanza nella storia e più gli enigmi diventano complicati: può capitare ad esempio che l'uscita sia al di là di un enorme baratro e che dall'altra parte non vi siano superfici sulle quali creare portali, per cui bisognerà trovare il modo per lanciarci in aria a tutta velocità così da superare il vuoto, oppure che si debba trovare il modo per raccogliere dei cubi posti in posizioni apparentemente inaccessibili e così via. Oltre alle meccaniche di base già note ai fan del primo titolo, Portal 2 introduce inoltre dei nuovi meccanismi: dei gel particolari, emessi da appositi ugelli, con i quali "dipingere" le superfici dei livelli per dotarle di particolari proprietà. Il gel bianco è una semplice vernice che permette di aprire portali dove prima non era possibile, poi c'è quello azzurro che aumenta moltissimo l'altezza dei nostri salti, e quello rosso che riduce l'attrito permettendoci di correre velocissimi. A questi si aggiungono altri meccanismi come dei tunnel d'energia che trasportano tutto quello che vi entra dentro e dei "muri di luce solida" proiettati da appositi dispositivi; tutti questi meccanismi possono essere manipolati usando i portali al fine di risolvere gli enigmi posti da ogni livello.
Alla storia in singolo, completabile in circa dieci ore a seconda di quanto impiegherete per risolvere ogni enigma, si affianca una seconda campagna dedicata alla cooperativa a due giocatori, sia online che a schermo condiviso: qui troviamo lo stesso tipo di enigmi della storia single-player ma completabili unicamente con il lavoro di squadra. Alcuni di questi richiedono il perfetto coordinamento tra i due giocatori, ad esempio per premere contemporaneamente degli interruttori, mentre altri richiedono una "collaborazione logica": ad esempio uno apre un interruttore per far entrare l'altro in una stanza, poi l'altro apre un portale per far avanzare il compagno e così via. Il tutto per almeno 5-6 ulteriori ore di gioco.
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