Recensione - WWE All Stars
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Coloro che possono vantare sulle spalle un discreto numero di primavere, ricorderanno sicuramente i fasti del wrestling in cui le gimmick (personaggi in cui si calano i lottatori) e le storyline erano il cuore di questo spettacolo, con i match che assumevano un sapore quasi leggendario. L’attuale federazione è passata all’era chiamata “attitude”, in cui i wrestler hanno lasciato le gimmick per usare nomi reali o fittizi e con caratterizzazioni più caratteriali che estetiche. Mettere insieme queste due visioni cosi distinte e stabilire chi sia il Re dell’universo wrestling è lo scopo di WWE All Stars. A differenza delle serie Smackdown vs Raw, gli sviluppatori hanno scelto un approccio più arcade, per coinvolgere un pubblico più ampio. Questo comporta non solo un gameplay molto intuitivo, ma uno stile grafico quasi caricaturale e che riprende molto da vicino le famose action figure dei vari wrestlers che sono state realizzate negli anni. Per decretare chi sarà il migliore, il gioco ci mette a disposizione diverse modalità: oltre alla classica esibizione, dove possiamo scegliere tra singolo o tag e alcune varianti del classico 1 vs 1, troviamo il “Fantasy Warfare” e il “Path of Champion”. Il primo mette a confronto in un match singolo una leggenda contro un wrestler attuale per decretare il migliore di una determinata categoria (ad esempio troviamo Eddie Guerrero contro Rey Mysterio per decretare il miglior high flyer), con un filmato iniziale di presentazione dei due contendenti così da farla sembrare una vera e propria storyline e caricandola di enfasi. I “Path of Champion” sono invece una serie di match con diverse stipulazioni che ci portano ad affrontare un wrestler particolare alla fine del percorso, il tutto condito anche qui con cut-scene che gli daranno una parvenza di storyline.Il gameplay, come già accennato, è stato reso molto semplice con una mappatura dei tasti molto diretta: un tasto dedicato ai pugni, uno alle prese leggere e un altro a quello pesanti. Quest’ultime, inoltre, sono volutamente esagerate (in particolare le finisher) proprio per estremizzare il concetto di spettacolo tipico della WWE e non lasciare dubbi al videogiocatore sulla natura estremamente arcade del titolo. Poco invece è stato fatto sotto il profilo del comparto multiplayer, con il semplice 1 contro 1 classificato o non. Torna invece uno dei tratti distintivi della serie, ovvero l’ottimo editor per poter creare il nostro wrestler. Le opzioni di personalizzazione estetica sono come al solito molto profonde e possiamo creare il lottatore fin nei minimi dettagli.
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