Recensione - Homefront
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Alla morte dell’attuale dittatore Nord-coreano, il suo sostituto ha mire espansioniste per il suo paese. Complice anche una importante difficoltà economica mondiale dovuta al prosciugamento delle risorse petrolifere con il conseguente indebolimento di USA e dei paesi medio orientali, nell’arco di tempo che va dal 2012 al 2025 il nuovo leader coreano attua una politica estremamente aggressiva inglobando prima la Corea del Sud e successivamente il limitrofo Giappone. Quando la situazione sembra sull’orlo della catastrofe, per la prima volta nella loro storia gli Stati Uniti subiscono un'imponente invasione da parte di un altro paese. Vista la mancanza di armamenti e rifornimenti, l’esercito Americano è incapace di reagire all’offensiva del nuovo stato coreano e molto velocemente il paese viene messo in ginocchio, lasciando quelle poche speranze che rimangono per riacquistare la libertà a delle cellule della nuova resistenza, composta da cittadini ordinari sparsi su tutto il territorio statunitense.Questa la trama fantapolitica alla base di Homefront: nel gioco impersoniamo un pilota di elicotteri che, strappato dalla sua abitazione, troverà un rocambolesco modo per entrare in contatto con la resistenza e aiutarli nella loro missione. Il titolo è un FPS dalle meccaniche classiche in cui attraverso le diverse missioni andiamo ad approfondire una trama che, come avrete intuito, è sicuramente interessante e molto cinematografica. La modalità storia ci vede combattere con il supporto dei nostri compagni di cellula, controllati dalla CPU; non è presente in questa modalità alcun tipo di supporto multigiocatore cooperativo, mentre gli amanti del multiplayer competitivo troveranno pane per i propri denti in tre diverse modalità. Queste sono Team Deathmatch, Domination (dove dovremo conquistare due punti strategici e tenerli il più possibile per vincere il match) e Commander, che approfondirò più avanti. Tecnicamente il gioco vive di alti e bassi, ma merita una menzione il doppiaggio in Italiano che risulta leggermente sopra la media dei titoli attuali.
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