Recensione - Mindjack
Il Gioco
Nel 2032 il mondo è minacciato da una tecnologia che consente il controllo delle menti: nelle mani sbagliate, potrebbe portare a conseguenze drammatiche e cambiare per sempre il destino della razza umana. In Mindjack impersoniamo l'agente federale Jim Corbijn, incaricato di indagare sulla Nerkas Solution, una mega-corporazione sospettata di fare uso di questa tecnologia, il Mindjack appunto, per dominare governi e le istituzioni. La storia comincia con una missione di routine che consiste nella presa in consegna dell'ecoterrorista Rebecca Weiss, in arrivo da Shangai; ben presto però la missione si rivelerà molto più complessa di quello che sembrava, e lentamente verranno alla luce particolari inquietanti relativi ad una collusione tra la Nerkas e il governo. Ci troviamo quindi immediatamente immersi in sparatorie contro agenti e droni, che che tenteranno di ucciderci per impedire la scoperta del complotto.Questa è, in estrema sintesi, la base su cui poggia la trama del gioco: l'azione spazia dai cadenti sobborghi di Old Town, prevalentemente in ambienti chiusi, fino ai luccicanti grattacieli della metropoli di New City, tra sparatorie in cui è fondamentale sfruttare le coperture e le armi raccolte durante il percorso. Elemento distintivo della dinamica di gioco è la possibilità di controllare le menti di avversari indeboliti, di passanti inermi o di droni. Questo può avvenire in due modi: il "mindslave" vi permette, non appena il vostro avversario è fiaccato dalle vostre raffiche di proiettili e siete ad una distanza non superiore a 15 metri, di assoggettarlo alla vostra volontà e farlo combattere per voi, facendogli attaccare autonomamente i vostri avversari. Seppur dotati di una bassa resistenza, i nemici così "schiavizzati" possono rappresentare un valido aiuto nelle situazioni più ingarbugliate.
In maniera molto simile è possibile effettuare il mindjack vero e proprio, ovvero prendere possesso di una mente di un avversario indebolito, un compagno, un passante o un drone controllandone direttamente le azioni. Questa possibilità è particolarmente utile quando il vostro personaggio è fiaccato dallo scontro e necessita di riposo per recuperare le forze: per proteggerlo e rendere possibile il recupero ci si può impossessare, per un tempo limitato, di un altro corpo e proseguire l'azione.
La dinamica di gioco è ulteriormente arricchita da una possibilità che rappresenta forse la più interessante caratteristica proposta da Feelplus: la possibilità di ospitare nella propria partita altri giocatori o, contrariamente, entrare nelle partite altrui. All'inizio di ogni partita è possibile scegliere il portale da cui accedere alla partita: il portale host o il portale hacker. Il primo ci permette di giocare una normale partita, con la possibilità però per altri giocatori di entrare per effettuare il mindjack dei personaggi (sia amici che avversari) presenti nel livello in cui noi ci troviamo. Utilizzando il portale hacker, invece, permette a noi di entrare nelle partite hostate da altri giocatori, prendendo possesso dei loro compagni o avversari. Quando un hacker entra in una vostra partita, vedrete una nuvoletta digitale che si muove liberamente sullo schermo alla ricerca di un personaggio da possedere; in questa fase l'hacker sceglie, senza noiosi menu, se giocare in cooperativa o competitiva concorrendo al destino del giocatore nel livello in corso. Mindjack contrasta l'apparente povertà di menu e opzioni con la loro completa integrazione nella dinamica di gioco, che amplifica di molto la rigiocabilità.
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