Recensione - A World of Keflings
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
I titoli gestionali non vanno molto di moda su console per via della loro estrema complessità: nel 2008 approdò sul Marketplace A World for Keflings, un Live Arcade che aveva avuto il merito di amalgamare la profondità dei classici gestionali da PC, all’immediatezza dei titoli per console. A distanza di di due anni ci troviamo ora nuovamente alle prese con i Keflings, personaggi dalle dimensioni molto ridotte, simili a dei lillipuziani, che avranno bisogno del nostro aiuto per rifondare il loro regno. Noi vestiamo i panni dei Gulliver della situazione, con il nostro Avatar che, un gigante tra i Keflings, dovrà ricostruire tutte le strutture di cui un regno possa aver bisogno. In A World of Keflings troviamo ben tre regni da restaurare: uno situato tra i ghiacci perenni, uno nel deserto ed infine uno in una rigogliosa foresta. Dei portali magici ci permettono di spostarci in qualsiasi momento da un regno all’altro.L’impostazione di gioco è identica a quella del precedente titolo: dobbiamo raccogliere – o far raccogliere dai Keflings – le materie prime per poter costruire le strutture. Andando avanti nel gioco potremo sbloccare nuovi edifici che potranno lavorare la materia prima per renderla più raffinata, sbloccando cosi ulteriori strutture da poter costruire. Scopo del gioco è ovviamente quello di arrivare a costruire il castello – la struttura più importante - in ognuno dei tre mondi. Più andremo avanti nel titolo e maggiori saranno le necessità del regno, i Keflings da gestire e le strutture da costruire; per questo gli sviluppatori hanno inserito una modalità cooperativa online per farci aiutare da un amico, che potrà entrare in qualsiasi momento con il suo Avatar per darci una mano.
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