Recensione - Create
Il Gioco
L’universo di gioco di Create è suddiviso in dodici mondi, dodici isole fluttuanti ognuna delle quali caratterizzata da un particolare tema: troviamo scenari ispirati all’antico Egitto, livelli collocati in mezzo alla galassia, in parchi di divertimento, in ambientazioni urbane e così via. La particolare vena “creativa” del titolo si intuisce in prima battuta proprio al nostro primo accesso in tali aree: ci si accorge immediatamente che i poligoni di cui esse sono composte presentano una colorazione omogenea e neutrale; sostanzialmente ci troviamo di fronte ad una tela bianca che starà poi a noi "dipingere" secondo i nostri gusti ed immaginazione. Tale operazione avviene mediante la selezione, attraverso un interfaccia richiamabile rapidamente mediante la pressione di un tasto del gamepad, di una fra le numerose trame disponibili e la successiva selezione dell’area da colorare. Oltre a dipingere il mondo di gioco, è possibile arricchirlo con oggetti e dettagli di ogni genere e dimensione; per fare un paio di esempi possiamo collocare sulla scena oggetti molto comuni come un semplice vaso di fiori oppure osare qualcosa di più eccentrico, tipo un caccia militare o una stazione spaziale, giusto per dare un'idea delle scelte possibili. Questa sezione del gioco non è tuttavia fine a se stessa: benché in effetti ci si potrebbe tranquillamente impegnare unicamente nella risoluzione dei numerosi puzzle presenti in ogni stage, bypassando completamente questa fase di personalizzazione, essa è molto utile in quanto ci consente di guadagnare le cosiddette “scintille”, dei bonus che ci permetteranno di sbloccare nuovi mondi di gioco una volta che ne conquisteremo un numero sufficiente.L’altra faccia di Create è rappresentata dai numerosi puzzle fisici da risolvere escogitando ingegnose soluzioni. La maggior parte di questi rompicapo hanno come obbiettivo quello di trasportare un determinato oggetto da un punto A ad un punto B, evitando gli ostacoli presenti sul tragitto. Alcuni di questi oggetti si muovono autonomamente verso la destinazione, ed in questo caso dovremo, ad esempio, approntare rampe e ponti per evitare che cadano in fossati o su altri oggetti pericolosi, mentre altri risultano immobili e di conseguenza starà a noi sviluppare un sistema per trasportarli alla meta. Sostanzialmente lo svolgimento dei puzzle avviene in questo modo: dopo aver piazzato sulla scena, inizialmente in uno stato di “animazione sospesa”, tutti gli elementi che riterremo utili alla loro risoluzione, premendo il tasto “start” questi prenderanno vita e cominceranno a svilupparsi in base ai nostri schemi.
Le soluzioni alle sfide, grazie ad un inventario non certo avaro di oggetti, sono veramente numerose: sia che si decida di legare l’oggetto chiave ad una serie di palloncini e poi creare una sorta di “corridoio aereo” costituito da ventilatori, per poi collocare degli oggetti acuminati per forare i palloncini e far cadere l’oggetto nel luogo desiderato, sia che si opti, più grezzamente, sull'incollarci sopra un razzo per spararlo a destinazione, vi sentirete un po’ come il buon Wile E. Coyote mentre cerca di mettere in atto una delle sue cervellotiche trappole per catturare l’agognato Beep-Beep.
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