Recensione - Apache: Air Assault
Il Gioco
Il talentuoso team russo Gaijin Entertainment, già responsabile dell’ottimo IL-2 Sturmovik: Birds of Prey, batte nuovamente la pista della simulazione aerea tentando di sradicare definitivamente la convinzione che tale tipologia di giochi debba necessariamente essere relegata al mondo PC; per farlo ci offre la possibilità di calarci nel cockpit di alcune delle più letali macchine volanti in forza agli eserciti di numerose nazioni, come l’Apache Ah-64, Ah-64 Longbow o il MIL-MI 24 Hind. Come in ogni buon simulatore la curva d’apprendimento per entrare in piena sintonia con il velivolo è piuttosto lenta ed è quindi necessaria più di qualche ora di volo per metabolizzare a dovere ogni aspetto legato al combattimento a bordo dell’Apache, per riuscire a compiere manovre ed evoluzioni degne di questo nome. Imparare a dosare sapientemente la potenza dei rotori, familiarizzare con beccheggi e rollate ed apprendere il funzionamento dei vari sistemi offensivi e difensivi a nostra disposizione richiede tempo, impegno e pazienza, e nelle prime ore di questa esperienza ludica gli schianti al suolo o le collisioni con rilievi montuosi ed altri ostacoli saranno all’ordine del giorno.Per i piloti meno esperti è stato comunque pensato un livello di difficoltà “training”, che offre un modello di volo semplificato volto a consentir loro di familiarizzare con i comandi di gioco prima di affrontare le missioni in modalità “realistica”, così come anche la possibilità di pilotare il velivolo con una visuale in terza persona. Nel corso delle 16 missioni della campagna, che ci vedono operare in alcune delle zone più calde del pianeta, ingaggeremo unità nemiche di varia natura, sia aeree che terrestri: in funzione di ciò conoscere ed impiegare al meglio l’arsenale a nostra disposizione si rivelerà di vitale importanza. Il missile aria-terra a ricerca radar Hellfire è indubbiamente una delle frecce più letali al nostro arco, potendo contare su una potenza tale da riuscir a neutralizzare senza problemi anche i corazzati pesanti, mentre per spazzare via una colonna di blindati leggeri non c’è nulla di meglio di una fitta pioggia di missili Hydra, meno precisi ma dal rateo di fuoco e dai tempi di ricarica decisamente ridotti. E qualora avessimo la necessità di localizzare e neutralizzare unità di fanteria o mezzi leggeri, nulla di meglio che avvalersi del versatile cannone da 30mm, con la sua utilissima modalità zoom e la visuale all’infrarosso.
Immancabile anche un comparto multiplayer, per l’occasione esclusivamente cooperativo, che ci consente nelle sessioni online di formare uno stormo di quattro elicotteri per affrontare una delle tredici missioni appositamente studiate. In locale è invece possibile condividere lo stesso elicottero con un amico, ricoprendo rispettivamente i ruoli di pilota e cannoniere.
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