Recensione - Kinectimals
Il Gioco
Come papà di un bambino di quattro anni e mezzo, condivido spesso col mio pargolo le sessioni di gioco alla 360 mentre lui segue affascinato l'azione su schermo suggerendomi talvolta anche cosa fare. Con Kinectimals, invece, i ruoli si sono invertiti: trattandosi di un gioco destinato espressamente ai più piccoli, ho lasciato a lui il controllo mentre io mi limitavo ad osservare le sue reazioni ed il livello di coinvolgimento offerto dal gioco, alternandomi a lui solo per aiutarlo nelle parti più difficili o quando voleva riposarsi dopo sessioni particolarmente stancanti. Inizio quindi con un ringraziamento al piccolo Andrea, che mi ha permesso di valutare il gioco nell'ambito del pubblico a cui si rivolge.Kinectimals mette i nostri piccoli nei panni di esploratori ed addestratori virtuali: il gioco li pone infatti sull'isola selvaggia di Lemuria, abitata un tempo dalla ciurma del capitano Jack Zampa prima che questo decidesse di salpare per nuove avventure lasciando sul posto numerosi tesori, oggetti ed una cucciolata di tenerissimi tigrotti. Al primo avvio del gioco, il giocatore viene salutato dallo strano roditore volante (e parlante) Bombo, lasciato dal capitano per accudire i tigrotti: da quel momento in poi il nuovo amico sarà sempre presente, accompagnando prima i bambini alla scelta di un tigrotto come compagno d'avventura e spiegandogli come addestrarlo, introducendoli poi ai tanti giochi offerti da Lemuria.
La struttura di gioco in Kinectimals è piuttosto semplice: una volta scelto un tigrotto, il giocatore inizia con lui l'esplorazione dell'isola sbloccandone un po' alla volta le varie parti, tutte caratterizzata da ambientazioni diverse e presenti su una mappa che viene di volta in volta mostrata da Bombo. In ognuna di queste aree è possibile svolgere diverse attività: addestrare il tigrotto insegnandogli nuove mosse, spazzolarlo, lavarlo e farlo mangiare o giocare con diversi giochi e affrontare delle sfide proposteci man mano, come corse con macchinine telecomandate, partite a pallone o pallavolo, percorsi ad ostacoli e così via. Lo svolgimento di ognuna di queste attività permette al giocatore di accumulare punti che sbloccheranno un po' alla volta nuovi giochi e aree dell'isola, oltre che accessori con i quali agghindare il proprio cucciolo o elementi d'arredo per la propria capanna, raggiungibile in qualsiasi momento usando la mappa.
Il gioco sfrutta le capacità di Kinect per tutte le attività proposte: nell'addestramento i bambini devono far compiere varie mosse ai tigrotti mimandole col loro corpo sdraiandosi a terra, saltando, alzando e muovendo le braccia, accovacciandosi, facendo piroette e così via. Ogni gioco ha poi meccaniche diverse: le macchinine telecomandate si guidano ad esempio facendo finta di impugnare un volante e portando le braccia avanti o indietro a seconda che si voglia accelerare o andare in retromarcia, nei giochi col pallone si usano calci o mani per effettuare dei palleggi e nei percorsi a ostacoli bisogna correre sul posto, saltare e accovacciarsi a seconda di cosa si incontra lungo il percorso. Molto divertenti soprattutto i giochi col pallone o altri come il salto della corda o il lancio del freesbee, mentre uno in particolare stimola la curiosità dei bambini: una grossa lente d'ingrandimento che, usata per analizzare le ambientazioni, permette di trovare dei forzieri sepolti, contenenti nuovi oggetti con cui far giocare il tigrotto.
Il gioco non offre infine un vero e proprio comparto multigiocatore, ma è possibile alternarsi in ogni momento al comando; inoltre se sulla stessa console sono presenti più profili giocatore, si può passare velocemente da uno all'altro entrando in gioco con il proprio tigrotto ma rimanendo sempre nella parte dell'isola in cui era il giocatore precedente.
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