Recensione - ArcaniA: Gothic 4
Il Gioco
ArcaniA: Gothic 4 inizia con la presentazione di un mondo in guerra, con un conflitto voluto da un re che non sembra più tanto legato al bene del suo popolo. Anzi, non sembra più tanto legato al bene in generale. Dopo una breve sessione di gioco che funge da tutorial per i combattimenti, dove s'impersona il re mentre si apre la strada in una grotta infestata da non-morti, si entra nei panni dell protagonista, un pastore senza nome. Qui inizia il gioco vero e proprio, con la prima isola in cui c'è il villaggio del protagonista a fare da tutorial per le meccaniche di gioco quali combattimento ravvicinato, a distanza e lancio di incantesimi. Una volta completata questa prima parte della storia, un colpo di scena altamente drammatico distrugge le speranze del protagonista e lo catapulta in una nuova isola, decisamente più grande della precedente e con una missione: vendicarsi.Le basi sono gettate e per il resto dell'avventura tutto il pacchetto offerto da ArcaniA: Gothic 4 si scosta ben poco dai cliché del genere anzi, oltre a rimanere affezionato a meccaniche ormai superate, non offre nulla di quello che sta venendo implementato nei giochi di ruolo degli ultimi tre/quattro anni come i dilemmi morali, un'interazione più credibile con i personaggi non giocanti e una trama soggetta a cambiamenti a seconda delle scelte di gioco.
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