Recensione - Fallout: New Vegas
di
Antonio Caronna / Black Master
P
Il Gioco
In Fallout: New Vegas vestiamo i panni di un corriere del Mojave Express, ditta di trasporti operante in quel che rimane del vasto stato del Nevada. Il nostro obiettivo è piuttosto semplice: consegnare nella città di New Vegas un piccolo pacchetto dal contenuto ancora ignoto. Tuttavia quello che doveva essere un lavoro semplice e sbrigativo si trasforma rapidamente in una vera e propria carneficina: alcuni individui dall’aspetto decisamente poco amichevole ci fermano e, dopo averci piazzato una pallottola nel cranio e riposti “dolcemente” sotto terra, prendono il nostro pacco. Grazie all’intervento di uno dei Robot del Signor House, il misterioso reggente di New Vegas, veniamo letteralmente ripescati e rimessi in sesto, pronti per dare il via ad un’avventura che, oltre a permetterci di arrivare al confronto finale coi nostri carnefici, ci farà scoprire tutti i più oscuri segreti del mondo di gioco.Esattamente come il prequel, Fallout: New Vegas è un RPG aperto ambientato in un contesto post-apocalittico in cui il giocatore è libero di affrontare numerose missioni e plasmare, tramite le sue decisioni, le sorti del vasto mondo di gioco. Tuttavia questo nuovo capitolo della serie aggiunge alcune importanti novità capaci di migliorare e innovare la formula di gameplay già ammirata in Fallout 3. Una di queste è la presenza di numerosissime fazioni e gruppi autonomi di personaggi che, oltre a rendere decisamente più credibile e “vivo” il contesto di gioco, riescono ad aggiungere un’incredibile profondità all’impianto narrativo. Anche le quest, sia primarie che secondarie, traggono ulteriori benefici da questa novità, diventando così molto più complesse ed articolate nel loro svolgimento. A questo si aggiunge anche una nuova gestione delle armi, stavolta molto più personalizzabili tramite l’utilizzo di mod, accessori e munizioni aggiuntive.
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