Recensione - Tiger Woods PGA Tour 11
di
Valentina Carparelli
P
Il Gioco
Tiger Woods PGA Tour 11 sfoggia le stesse modalità proposte nei precedenti episodi della serie, quali Stroke Play, Match Play, 3-Ball e l’immancabile Carriera. Vera novità del gioco è rappresentata dall’introduzione della Ryder Cup, un evento tra i più importanti nel settore golfistico che vede il confronto tra giocatori professionisti statunitensi ed europei e che si svolge nel gallese Celtic Manor's Twenty Ten Club.Gli atleti sono venticinque e tutti realmente esistenti, per citarne qualcuno tra i più noti oltre all'ovvio Tiger Woods: Chris DiMarco, Luke Donald, Jim Furyk, Ian Poulter, Justin Rose e Adam Scott. Il gioco ci dà la possibilità anche di creare un nostro alter ego grazie ad un potentissimo editor: possiamo scegliere il sesso, modificare dettagli come il taglio dei capelli, i lineamenti del viso, il colore della pelle e tante altre piccole opzioni che renderanno unico il personaggio. Inoltre per i pignoli è possibile modificare ancora più dettagliatamente il viso tramite un sub-editor tramite il quale possiamo intervenire su particolari quali la protrusione del naso, la grandezza della bocca, la posizione e la linea degli occhi. Una volta modellato l’aspetto fisico della nostra creazione, non ci resterà che recarci nei tanti circuiti presenti. Tra questi sono da citare il TPC Boston, il TPC Sawgrass, Tunberry, Saint Andrews e i nuovi Celtic Manor, Wolf Creek , The Greenbrier e il Liberty National. Come nei precedenti capitoli della serie, vincendo le gare il gioco sblocca nuovi equipaggiamenti ed oggetti da far indossare al nostro atleta e rende disponibili vari potenziamenti che andranno ad inserirsi nella sua scheda personale.
Anche il comparto multiplayer non presenta particolari novità rispetto ai capitoli precedenti: sfide veloci e tornei quotidiani e settimanali, selezionabili da una lunga lista anche in base al livello di capacità dei partecipanti.
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