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Red Dead Redemption
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Recensione - Red Dead RedemptionXbox 360Game

Ci siamo. Dopo lunghe settimane di intenso bombardamento mediatico con news, filmati, interviste, anteprime e spot televisivi proposti quotidianamente, che certo non hanno contribuito a renderci più sopportabile la lunga attesa per il nuovo titolo Rockstar, Red Dead Redemption è finalmente arrivato nei negozi. Saranno riusciti i talentuosi ragazzi di Rockstar San Diego a scolpire una nuova pietra miliare dell’intrattenimento videoludico? Scopriamolo nella nostra recensione.

Il Gioco

Dopo aver praticamente creato il genere free-roaming con GTA, Rockstar sposta il proprio focus dalle caotiche ambientazioni urbane moderne agli incontaminati territori americani di inizio ‘900, nell’ambizioso tentativo di riprodurre nella maniera più fedele possibile colori, suoni ed emozioni di una terra sull’orlo di una svolta epocale. Appena sbarcato dal treno che lo ha condotto dalla città di Blackwater al modesto agglomerato urbano di Armadillo, l'ex bandito e protagonista del gioco John Marston si ritrova solo, nel mezzo di una sconfinata e selvaggia landa, costretto dal governo a mettersi sulle tracce dei propri ex compagni per eliminarli definitivamente. Questa caccia all’uomo non si rivelerà per nulla semplice e John sarà costretto a battere in lungo ed in largo polverosi ed impervi territori, passando al setaccio città, villaggi, accampamenti e fortini abbandonati, brulicanti della peggior feccia in circolazione, dispensando copiose quantità di caldo piombo.

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Coloro che avessero familiarità con le altre produzioni made in Rockstar non tarderanno a riconoscere in Red Dead Redemption le solide e mai troppo elogiate meccaniche distintive della serie GTA, caratterizzate dall'estrema sensazione di libertà che si prova girovagando a piacere attraverso le suggestive location. Ma una prima, grossa differenza segna un netto stacco con il passato: è quello che in gergo “giocoruolistico” viene definito “allineamento”. Nel gioco viene infatti concesso largo arbitrio al giocatore per ciò che concerne l’interazione con il mondo circostante, permettendoci sì di diventare temuti e pericolosi banditi, ma al contempo offrendoci anche la possibilità di impersonare, ad esempio, il ruolo di un cowboy con una forte propensione ad aiutare il prossimo. Le scelte effettuate durante lo svolgimento di numerose missioni secondari faranno pendere l’ago della bilancia del nostro onore da un lato piuttosto che l’altro a seconda di come si decida di portarle a termine: catturare un bandito vivo grazie al nostro fedele lazo invece che freddarlo senza tante remore accrescerà positivamente il nostro onore, con evidente aumento della nostra popolarità tra i cittadini che potrebbero arrivare a concederci sconti particolarmente vantaggiosi nei vari negozi o a chiedere più spesso i nostri servigi. Al contrario, qualora si scelga di percorrere la strada del crimine, uomini della legge e cacciatori di taglie sempre attaccati alle costole diverranno il nostro pane quotidiano. Fattore interessante è che il nostro livello di fama è scisso da quello relativo all’onore, con la conseguenza che, nel bene o nel male, gli abitanti impareranno sempre più a riconoscerci, ad amarci o a temerci.

Viaggiare a piedi attraverso la vastissima mappa di gioco è un opzione concessa, ma certamente non raccomandabile: branchi di lupi, giaguari e altri feroci predatori sono spesso appostati tra la vegetazione, intenzionati a consumare un pasto facile. Meglio quindi non sfidare troppo la sorte e propendere per più sicuri e veloci mezzi di locomozione scegliendo di montare a cavallo oppure sfruttando le immancabili diligenze o a bordo dei treni a vapore, godendoci il paesaggio all’esterno del finestrino. E cosa ci può essere di meglio, dopo una lunga giornata sotto il sole rovente, di una bella bevuta di whiskey? Forse una mano a Poker o a Black Jack? Beh, allora non resta che fare un salto al saloon.

Amore

Divertimento a briglie sciolte

- Tanta, davvero tanta la carne al fuoco offerta da Red Dead Redemption. Oltre alla storia principale, veniamo spesso assoldati da personaggi che incontriamo casualmente durante le nostre scorribande, impegnandoci in diversi compiti che spesso sfoceranno in intense sparatorie che, pur non essendo troppo impegnative, trasmettono il giusto feeling e appaiono molto coreografiche. Come promesso la caccia ricopre un ruolo importante nell’autonomia del gioco, con la possibilità di racimolare qualche dollaro venendo le pelli delle nostre prede e risultando assolutamente divertente ed appagante grazie al gran numero di specie presenti ed al loro comportamento molto realistico. Menzione d’onore per il gioco d’azzardo, con i minigiochi che potrebbero quasi essere venduti separatamente sul Live Arcade: le sessioni ai giochi di carte come Poker e Black Jack sono eccellenti, ma anche spendere tempo ai dadi risulta quasi assuefante. Insomma, qualsiasi azione ci venga in mente di compiere risulta molto godibile, compresa naturalmente quella di gironzolare senza meta sforacchiando i malcapitati passanti.

Fra tecnica ed arte

- La realizzazione del vastissimo ambiente di gioco è stata effettuata con una tale meticolosità, una tale precisione ed una tale raffinatezza da riuscire davvero a lasciare il giocatore senza parole. L’orizzonte visivo è lontanissimo e dai rilievi più importanti si godono paesaggi assolutamente mozzafiato. Le tre regioni che compongono il mondo di gioco appaiono molto diverse tra loro ed offrono scorci su paesaggi unici ed inconfondibili. Personalmente ciò che più m’ha colpito sono stati gli effetti del ciclo giorno/notte, che danno vita ad albe e tramonti dannatamente suggestivi, a volte persino romantici. In più di un'occasione mi sono fermato, incurante di tutto ciò che mi circondava in quel momento, ad apprezzare a fondo i cambiamenti cromatici della volta celeste, con i rossi accesi andare man mano a degradare per lasciare infine il posto a strepitose notti stellate.

Grazie all’alternanza delle condizioni meteorologiche, poi, impressionanti formazioni nuvolose coprono sovente il cielo e violenti scrosci di pioggia o fitte nevicate sulle più imponenti catene montuose conferiscono aspetti diversi alle zone interessate coinvolte, lasciando ben visibili al suolo numerose pozzanghere. L’atmosfera ricreata è assolutamente suggestiva, la riproduzione delle ambientazioni western magistrale. Ogni particolare concorre alla riuscita di questo tripudio visivo, dalla vegetazione, diversa a seconda della morfologia della zona, alla ricca fauna; dai villaggi dalle tipiche costruzioni bianchissime ai vertiginosi canyon. Una ricchezza tale da far soprassedere su piccoli difetti, quali sporadici cali di frame-rate, un leggero aliasing e qualche inevitabile bug.

Ma l’enorme sforzo effettuato per garantire un comparto visivo di prim’ordine non si ferma a questo: il motore grafico Euphoria garantisce a personaggi, animali ed oggetti reazioni fisiche precise e realistiche. I nemici colpiti dal nostro fuoco per esempio, reagiscono diversamente in base all’arto colpito e si accasciano al suolo, zoppicano o si producono in cadute dalla verosimiglianza sbalorditiva.

Musica, maestro!

- La colonna sonora non sarà stata composta dal maestro Morricone, ma vi garantisco che è comunque più che ottima. Le melodie che accompagnano le nostre gesta risultano essenziali e molto rilassanti durante le tranquille fasi di esplorazione, ma esplodono con ritmi incalzanti e focosi durante le adrenaliniche sparatorie, sposandosi e fondendosi perfettamente con le ambientazioni di gioco, andando ad accrescere esponenzialmente la già grandiosa atmosfera. Plauso comunque a tutto il comparto fonico, con menzione particolare ad un doppiaggio inglese davvero ineccepibile, che garantisce grande spessore ad un cast di personaggi splendidamente caratterizzati.

Gang online

- La modalità single player basterebbe da sola a tenere chiunque incollato alla console per molto, molto tempo. Ma poteva mancare forse una modalità online ad un capolavoro di così alta caratura? Certo che no. Troviamo quindi le classiche modalità di gioco come i deathmatch a squadre e non, e le sessioni di gioco tipo “cattura alla bandiera” (la bandiera è stata sostituita da un sacco di monete ma il senso è quello), accessibili da specifici punti della mappa o direttamente dal menu di gioco. Il tutto gira ottimamente e le sessioni multiplayer sono molto soddisfacenti. C'è poi la modalità online più pubblicizzata da Rockstar, la "modalità libera", della quale vi parlo però nel paragrafo seguente.

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Odio

Modalità libera... con riserva

- Tra le varie modalità di gioco online troviamo la "modalità libera", nella quale ci troviamo come sempre liberi di esplorare l’intera mappa di gioco alla ricerca di avventure, ma questa volta lo possiamo fare in compagnia dei nostri amici, fino a 16 giocatori contemporaneamente. Si possono qui organizzare battute di caccia, ingaggiare in combattimento altri giocatori umani oppure tentare di mettere a ferro e fuoco città e villaggi con la nostra gang. Questa modalità ha un po’ disatteso le mie aspettative: manca infatti di una struttura portante che spinga a giocarla a fondo, al di là della crescita del personaggio e dello sblocco di armi e cavalcature migliori. L’assenza di vere e proprie missioni cooperative si fa sentire ed il ripulire i covi dei banditi, di fatto l’unico co-op mode disponibile, finisce alla lunga per risultare noioso, trasformando spesso il mondo di gioco in un'enorme mappa dove sparare indiscriminatamente a tutto ciò che si muove. Anche il gioco d’azzardo è stato tagliato da questa modalità: un vero peccato, sarebbe stato bello poter creare delle stanze tra giocatori e formare le nostre piccole “bische”.

Il potenziale di una simile modalità è enorme e sprecarlo sarebbe stupido, quindi la mia speranza è che venga valorizzato da futuri DLC: il promo contenuto scaricabile dovrebbe infatti aggiungerà una prima serie di missioni cooperative. Staremo a vedere.

Sottotitoli lillipuziani

- Gli sviluppatori e i beta testers di Rockstar devono probabilmente essere abiutati a giocare a distanza ravvicinata su schermi enormi, altrimenti non si spiega come un problema simile sia sfuggito alle maglie del loro controllo qualità. Il gioco utilizza per i sottotitoli dei font piuttosto piccoli e soprattutto compressi orizzontalmente, con l'effetto di renderli di difficilissima lettura già sulle TV HD, figuriamoci poi come possa essere l'effetto sulle tv in definizione standard. Se giocate usualmente a 2-3 metri di distanza dalla televisione, sentirete molto probabilmente la necessità di avvicinare il divano o la poltrona almeno ad un metro dallo schermo.

Tiriamo le somme

Con Red Dead Redemption ci troviamo tra le mani una perla di rara bellezza, un gioco dal gran fascino e carisma, uno di quelli che riescono a settare nuovi standard. Un appuntamento immancabile per tutti gli amanti del genere western che troveranno nel carismatico Marton un nuovo eroe, ma comunque imperdibile per chiunque, da gustarsi con calma così da coglierne ogni sfaccettatura. Rockstar ha fatto cento ancora una volta.
9.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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