Recensione - Alan Wake
Il Gioco
Alan Wake è uno scrittore molto popolare e con diversi bestseller all'attivo, che da due anni a questa parte ha visto inaridirsi la sua vena creativa: per tentare di sbloccarlo, la moglie Alice lo convince a lasciare il loro appartamento di New York per passare una vacanza nella tranquilla cittadina di Bright Falls, immersa tra i boschi e le montagne. Tutto sembra procedere per il meglio, finchè qualcosa di tremendo non accade ad Alice e Alan si trova proiettato in un vero e proprio incubo nel tentativo di salvarla.Il nostro scopo nei panni del protagonista è quindi quello di salvare Alice. Per farlo dovremo visitare molti dei luoghi che circondano la cittadina: boschi, dighe, impianti elettrici e così via, indagando e combattendo con le oscure presenze che la notte si impadroniscono degli abitanti del posto. Il gioco è strutturato come un classico action-adventure, con una forte componente narrativa e sezioni di dialogo che si alternano a momenti più puramente action. La storia è divisa in sei capitoli, ognuno della durata media di circa due ore a difficoltà normale: in ognuno di questi troviamo delle scene che hanno luogo durante il giorno, in cui interagiamo con i vari abitanti di Bright Falls, ed altre ambientate di notte, in maggior parte nei boschi del luogo, nelle quali ci troviamo a fronteggiare le paurose presenze che si manifestano nell'oscurità.
L'azione si svolge in terza persona: nelle varie ambientazioni troviamo armi utili per sconfiggere i nemici come pistole e fucili, ma per renderle efficaci dobbiamo prima rimuovere la corazza di oscurità che circonda i nostri avversari. Per farlo basta esporli ad una fonte di luce come la torcia elettrica che Alan porta sempre con sè, dei bengala, pistole lanciarazzi o altre fonti ancor più distruttive che saranno reperibili nel corso del gioco. Le armi hanno munizioni limitate così come le fonti di luce possono esaurisi velocemente (la torcia ad esempio consuma le batterie con l'uso), quindi sta a noi cercare nuove munizioni e scorte man mano che esploriamo le ambientazioni. Di tanto in tanto troveremo anche dei generatori necessari per accendere macchinari o lampioni: questi ultimi, molti dei quali troveremo già accesi, servono in particolare da punti di salvataggio e per far recuperare le energie ad Alan. I combattimenti sono quindi un frenetico puntare la luce sui nemici, ucciderli, ricaricare e passare ai nemici successivi, il tutto in ambientazioni illuminate solo dalla luce della luna. Quando ci piombano addosso più nemici contemporaneamente, alcuni dei quali rappresentati anche da macchinari o oggetti "posseduti", la tensione è assicurata. C'è anche molto materiale per gli appassionati di collezionismo e obiettivi: il gioco registra una serie di statistiche su oggetti raccolti, trasmissioni radio ascoltate e i vari tipi di uccisioni effettuate, e se volete ottenere il massimo in ogni comparto dovrete sicuramente darvi molto da fare.
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