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Spencer: terze parti interessate a Game Pass, aiuterà i titoli single-player
Si continua a parlare dell'annuncio-bomba di Microsoft, che ad inizio settimana ha rivelato che tutti i giochi first party dei Microsoft Studios saranno inclusi sin dal lancio nell'abbonamento Xbox Game Pass. Questo ha creato un certo clamore, facendo intendere chiaramente come la casa di Redmond reputi maggiormente remunerativa la vendita degli abbonamenti rispetto a quella dei singoli giochi.
Ma sembra che Microsoft non sia l'unica a pensarla così: il capo della divisione Gaming di Microsoft, Phil Spencer, ha infatti spiegato su Twitter che anche altri sviluppatori stanno guardando con molto interesse a questo modello, e vogliono vedere i risultati che il tutto avrà con i titoli first party per decidere se inserire anche i loro giochi dal Day One.
Spencer ha spiegato che Microsoft, con il recente annuncio, ha voluto dare l'esempio facendo da apripista, ma che lo scopo finale è proprio quello di rendere l'Xbox Game Pass un modello remunerativo anche per altri studi (i quali riceverebbero una parte degli introiti in base alle statistiche d'uso dei loro giochi). Comunque, nello stesso post, Spencer ha citato il direttore del programma ID@Xbox Chris Charla, sottintendendo quindi che, almeno inizialmente, gran parte dei giochi che entreranno al D1 nel pass saranno titoli indipendenti, come ad esempio gli attesissimi Ashen e Below.
Un altro commento interessante di Spencer è infine quello relativo al tipo di giochi che gioveranno maggiormente del modello Xbox Game Pass: il manager ha spiegato che i titoli che potrebbero beneficiare maggiormente di un modello simile sono quelli single-player, perché proprio nell'ambito delle esperienze narrative questo tipo di modello ha già dimostrato la sua efficacia nel mondo della TV (riferendosi ovviamente a Netflix).
E questo ha sicuramente senso: spesso chi gioca ai titoli multigiocatore si focalizza su pochissimi titoli che gioca con dedizione per mesi o anche anni, per cui per questo tipo di giocatori potrebbe convenire acquistare direttamente i giochi piuttosto che pagare un abbonamento di mese in mese. Chi ama i titoli single player, invece, passa continuamente da un gioco all'altro, e parliamo di titoli che possono durare dalle poche ore (nel caso degli indie) a diverse decine d'ore (come degli RPG più famosi), ed ha quindi maggiormente senso avere una vasta libreria in abbonamento nella quale trovare nuovi titoli da giocare.
Ovviamente ci vorrà molto prima che inizieremo a vedere titoli blasonati entrare nel Game Pass sin dal giorno del lancio, ma per titoli più piccoli come le produzioni indipendenti o magari i giochi episodici di Telltale e Dontnod, questo futuro potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi!
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