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Mass Effect Andromeda: tutte le informazioni da Game Informer
Oltre al lancio del nuovo trailer del gioco, la giornata di ieri ha visto anche l'uscita del nuovo numero di Game Informer con un lungo articolo su Mass Effect: Andromeda, nel quale la rivista americana ha illustrato molte delle caratteristiche del nuovo titolo BioWare. Eccovi quindi di seguito un sunto di queste informazioni: buona lettura!
La Storia
La rivista ci spiega che la storia del gioco ha luogo intorno al 2185, quando l'umanità è ancora all'oscuro dell'imminente minaccia dei Razziatori (ma dopo l'assalto di Saren e la nave Sovereign): in quel tempo diverse specie si accordano per creare l'"Iniziativa Andromeda", mirata a scoprire e popolare nuovi mondi nella galassia di Andromeda. Vengono create così quattro Arche, enormi astronavi ognuna delle quali porta con sé in sospensione criogenica centinaia di membri di una diversa razza tra coloni, scienziati ed esploratori, indirizzate alla volta di Andromeda. Prima delle Arche, però, è stato inviato nella nuova galassia il Nexus, una sorta di centro di comando e controllo gestito da membri delle diverse razze che partecipano all'Iniziativa: il suo scopo è preparare la via all'arrivo delle Arche e coordinarne le attività una volta giunte a destinazione.
Ogni Arca è diretta da un comandante denominato "Pathfinder", anch'esso ibernato durante il viaggio con il resto dell'equipaggio; Mass Effect: Andromeda racconta le vicende dell'Arca Hyperion, che dopo il suo lungo viaggio arriva per motivi ignoti nel punto sbagliato della galassia, perdendo le comunicazioni sia con il Nexus che con le altre Arche. Il Pathfinder della Hyperion è Alec Ryder, in viaggio con i suoi figli Scott e Sara: all'inizio del gioco verranno narrate delle vicende che costringeranno Alec a passare il manto di Pathfinder ad uno dei due (a seconda che il giocatore decida di impersonare un ragazzo o una ragazza), anche se privi dell'esperienza necessaria. Indipendentemente da quale dei due interpreteremo, il fratello/sorella ed il padre saranno personaggi interagibili, insieme ad altri esploratori (per ora sono stati rivelati solo la Asari PeeBee e l'ex-poliziotto umano Liam) , con la possibilità di personalizzarne vestiario e armamenti.
Esplorazione, nemici e crafting
I pianeti che incontreremo saranno completamente nuovi e popolati da razze mai conosciute prima: BioWare ha voluto in questo modo creare un feeling maggiormente di scoperta rispetto alla trilogia precedente dove le razze incontrate erano in gran parte già note dagli umani. Tra queste ci saranno i Kett, il nostro nemico principale, che è però ritratto come più "umano" e meno mostruoso di quanto ci potremmo aspettare: questo è dovuto alla volontà di far in parte empatizzare il giocatore con i nemici stessi, visto che stavolta noi saremo visti come gli invasori nei mondi di altre specie.
E riguardo all'esplorazione dei nuovi pianeti, stavolta invece di "aree missione" ridotte avremo la possibilità di esplorare tutti i pianeti nella loro interezza grazie al nuovo veicolo a sei ruote Nomad: una nota interessante è relativa al fatto che gli sviluppatori hanno sfruttato l'aiuto del team di Need for Speed per realizzare la guidabilità del mezzo e renderla così più coinvolgente e soddisfacente. A differenza del Mako, infatti, il Nomad è molto veloce; è inoltre personalizzabile sia nelle prestazioni che nell'aspetto.
Sui pianeti esplorati incontreremo strutture ed aree di vario tipo, con enigmi, sezioni narrative, missioni principali e secondarie e così via. Ovviamente i pianeti avranno conformazioni ed habitat molto diversi tra loro, ed uno dei nostri compiti sarà quello di individuare aree sicure nelle quali l'equipaggio della Hyperion possa stabilire dei campi base che potremo utilizzare poi come zone di viaggio rapido e rifornimento. Saranno però presenti anche diversi pericoli, sia dovuti alla morfologia dei pianeti (come pozze di lava o acido) ma anche alla presenza di insediamenti nemici, compresi anche temibili "super boss".
E' presente inoltre un elemento di crafting: potremo scansionare l'ambiente per recuperare vari materiali, oggetti e progetti, utilizzabili poi per creare armi, munizioni o tecnologie aliene mai viste prima.
Combattimenti e personalizzazione
Per quanto riguarda i combattimenti, la rivista spiega che ora questi saranno più immediati grazie alla possibilità di assegnare i vari poteri a tasti del pad invece di dover mettere in pausa il combattimento per selezionarli dalla ruota dei poteri (possibilità ancora presente, ma per BioWare non è più una meccanica portante nel gameplay); il sistema di copertura è ancora presente ma ora sarà di tipo dinamico, con i personaggi che entrano ed escono dalle coperture automaticamente quando si avvicinano ad esse. Lo scopo di ciò, a detta degli sviluppatori, è quello di rendere il gameplay più dinamico incoraggiando il cambio frequente di coperture e lo spostamento negli scenari. Una delle novità del gioco saranno i jetpack, che aumenteranno le nostre possibilità di movimento (potremo ad esempio schivare i colpi nemici compiendo dei veloci scatti laterali invece di rotolare a terra) e ci permetteranno anche di librarci in aria per attaccare nemici oltre le loro coperture. Le ambientazioni saranno comunque meno lineari e gli scontri coi nemici risulteranno maggiormente imprevedibili.
La rivista ci parla anche della personalizzabilità del nostro personaggio, spiegando che ora non ci sarà un sistema di classi ed avremo quindi accesso a tutte le abilità (tecnologiche, da soldato, biotiche e così via) con la possibilità di mixarle tra loro per plasmare a piacimento il nostro personaggio: lo scopo è quello di permettere ai giocatori di provare diversi approcci al combattimento senza essere limitati da una scelta di classe operata inizialmente. Sarà persino possibile, qualora non siamo soddisfatti delle nostre scelte, resettare tutte le abilità e riassegnare i punti esperienza su altri poteri ed abilità: la storia del gioco ci fornirà una ragione narrativa perché questo sia possibile. Oltre a questo potremo cambiare tutte le parti della tuta del personaggio in maniera ancor più dettagliata che in passato.
La Tempest
Anche se il nostro centro operativo è l'Arca Hyperion, questa è troppo grande per spostarsi agilmente tra i pianeti ed utilizzeremo quindi una navetta simile alla Normandy, chiamata Tempest. Questa ci permetterà nuovamente di navigare tra i sistemi solari tramite una mappa galattica, ma invece di mostrare una navetta che si sposta tra le stelle il tutto risulterà più immersivo mostrandoci in prima persona gli spostamenti fino all'atterraggio sui vari pianeti, il tutto senza schermate di caricamento. Una volta atterrati sul pianeta dovremo andare nell'area cargo della nave, salire sul Nomad ed infine sbarcare sulla superficie: sarà quindi tutta un'unica e continua esperienza esplorativa, senza alcuno stacco.
Relazioni e personaggi
Anche stavolta il gioco ci permetterà di stringere relazioni e legami sentimentali con i vari personaggi, ma la cosa è stata amplificata ulteriormente rispetto al passato: BioWare promette che anche il personaggio con meno dialoghi ne avrà comunque di più del personaggio che aveva più dialoghi in Mass Effect 3. A causa di "complicazioni" nel processo di risveglio dall'ibernazione, però, il nostro fratello/sorella non ci potrà accompagnare in missione anche se potremo interagire con lui/lei e scoprire maggiori dettagli sul passato della famiglia Ryder, una cosa che di per sé costituirà una sottotrama del gioco. Per quanto riguarda le relazioni sentimentali, invece, queste non conducono necessariamente a scene di sesso perché alcuni personaggi potrebbero essere maggiormente interessati a relazioni a lungo termine o altri tipi di relazione.
Multiplayer cooperativo
Mass Effect: Andromeda vedrà il ritorno di un comparto multigiocatore cooperativo a 4 giocatori, più evoluto e rifinito rispetto a ME3 e che ci vedrà giocare nei panni della milizia "Apex Force": sarà basato su un sistema di carte ottenute tramite XP e crediti e saranno presenti anche microtransazioni, ma non sarà obbligatorio spendere valuta reale per ottenere tutte le carte. Potremo nuovamente impostare mappa e tipo di nemici da affrontare, ma BioWare prevede di rilasciare anche delle "missioni evento" specifiche da farci giocare. Giocare in multiplayer ci potrà dare vantaggi per il single player, ma non sarà obbligatorio per completare il gioco e sarà anche possibile ignorarlo del tutto.
Per ora è tutto: restate con noi per ulteriori informazioni sul gioco!
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