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Attacchi DDoS: cosa sono e perché è così difficile contrastarli?

Nelle ultime ore, a causa degli attacchi a Xbox Live e PSN, è tornato alla ribalta l'argomento DDoS e molti sembrano non aver ben chiaro cosa questo significhi, commentando l'accaduto con frasi come "se sapeva che sarebbe stata attaccata, Microsoft avrebbe dovuto premunirsi per resistere all'attacco". Purtroppo con un attacco DDoS questo non è possibile: si tratta del tipo di attacco Internet più difficile da contrastare, tanto da aver fatto cadere anche servizi come Facebook e Twitter. Questo perché gli attacchi DDoS sfruttano una debolezza intrinseca nel modo in cui è strutturato Internet, e non c'è possibilità di evitarli a meno di riprogettare l'intera rete mondiale. Ma vediamo di cosa si tratta.
Per capire cosa sia un attacco DDoS, dobbiamo prima togliere la "D" iniziale e capire cosa sia un attacco DoS, o "Denial of Service". Detto in parole povere, il DoS è un attacco inviato da un singolo computer verso un server con lo scopo di sovraccaricarlo e negare quindi l'accesso agli utenti. Gli attacchi DoS possono colpire molte parti dell'infrastruttura di rete o applicativa di un server, ma per semplificare immaginate il server come un casello autostradale e gli utenti come le automobili che vi transitano. In situazioni di traffico normale, il casello/server riesce a gestire e far passare senza problemi tutte le automobili/utenti, che ricevono quindi un normale servizio. Nel momento in cui qualcuno volesse però sovraccaricare il servizio, gli basterebbe inviare dal proprio PC un'ondata di chiamate simili a quelle degli altri utenti che "bombardano" il server, sovraccaricandolo e causando un rallentamento generale o addirittura il blocco completo.
Tornando al parallelo con il casello autostradale, immaginate che qualcuno invii improvvisamente una flotta di automobili 10, 100 o 1000 volte superiori a quelle che il casello gestisce normalmente: si creerebbero delle code enormi nelle quali, insieme alle automobili dell'attacco, verrebbero intrappolate anche quelle dei normali utenti. Quando avviene un attacco del genere, notate una grande lentezza dei siti web proprio perché siete messi in coda insieme a tutti gli altri, e prima di rispondere a voi il sito deve gestire tutte le altre richieste. Proprio come quando un grande afflusso di auto mette in tilt un casello autostradale e voi siete in coda aspettando il vostro turno.
Fortunatamente ci sono diversi modi per difendersi da un attacco DoS: essendo condotto da un solo computer, o comunque da una batteria di computer facilmente riconoscibili, le chiamate provengono tutte dagli stessi indirizzi IP ed hanno comunque una certa portata massima. Le aziende si mettono quindi al riparo da questo tipo di attacchi aumentando il "numero di caselli" (ossia il numero di server) che rispondono agli utenti e utilizzando dei particolari software che, quando vedono che arrivano troppe chiamate dagli stessi indirizzi IP, le mettono in una "lista nera" smettendo di considerarle. Immaginate come se, nel nostro casello autostradale, l'attacco venisse fatto con tutte macchine che hanno una stessa targa; per deflettere l'attacco basterebbe che i gestori dell'autostrada, quando vedono quella targa, devino le auto su una corsia secondaria in modo che non arrivino al casello.
Le cose si fanno però più complicate, e difficilmente gestibili, quando riaggiungiamo la "D" iniziale parlando di DDoS, che sta per "Distributed Denial of Service" o Attacco DoS Distribuito. Questo tipo di attacco si basa sugli stessi principi del DoS, ma viene lanciato contemporaneamente da una gran quantità di computer su Internet, spesso anche a loro insaputa. Teoricamente, se non sufficientemente protetti, anche voi potreste involontariamente contribuire a tali attacchi. Questo perché gli hacker che preparano questi attacchi distribuiscono prima dei virus o trojan che, una volta infettato un computer, rimangono "dormienti" in attesa di un comando da parte degli hacker. Nel tempo, quindi, gli hacker possono crearsi una rete mondiale di computer infetti (detta in gergo botnet o anche zombie network) che, al comando del loro "padrone", possono attaccare contemporaneamente un server bersaglio. E' come se l'hacker mettesse un dispositivo di controllo remoto sulle automobili di tutti i cittadini, ed al momento giusto gli desse l'ordine di accendersi e recarsi tutte contemporaneamente verso il casello autostradale da intasare.
Questo crea un'ondata di traffico molto più intensa rispetto ad un attacco DoS, perché proveniente da decine o centinaia di migliaia di PC sparsi in tutto il mondo, e difficilissima da contrastare. Aumentare il numero di server non ha un grande effetto visto che comunque questi attacchi sono assolutamente soverchianti, e neanche le tecniche di filtraggio per indirizzo IP hanno effetto perché, arrivando le chiamate da tanti PC in giro per il pianeta, si mascherano come dei normali utenti ed i server non hanno modo di distinguere le chiamate "malvage" da quelle dei normali utenti. Questo è il motivo per cui aziende come Sony e Microsoft non hanno modo di premunirsi anche quando gli attacchi vengono preannunciati, ed anche quando l'attacco sta avendo luogo non hanno molte armi per poterlo contrastare. Talvolta capita che questi attacchi possano essere fermati solo da altri gruppi di hacker, che magari tramite i loro contatti riescono a capire qual è la botnet utilizzata e infiltrarsi per bloccarla, oppure che riescono magari ad individuare chi è che sta lanciando l'attacco e bombardarlo a loro volta così che non possa più dare ordini alla botnet. Ma si tratta di scenari di cyber-guerra molto complessi e le cui dinamiche possono variare ampiamente.
Ovviamente nella realtà le cose sono molto più complesse di come le abbiamo spiegate: ci sono tantissimi tipi di attacchi diversi, alcuni colpiscono i server applicativi, altri i server DNS o i router stessi, altri ancora usano i PC "zombie" non per attaccare direttamente il bersaglio ma per "rimbalzare" l'attacco tramite altri PC "puliti" e così via. Speriamo però che, con questa spiegazione molto basilare, molti di voi abbiano compreso meglio come funziona questo tipo di assalti informatici e perché crei così tanti problemi alle aziende coinvolte.
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Commenti
per quanto ne o capito l unico modo per contrastare questo tipo di di attacco e far distinguere le console come dei motorini al posto di auto dotandole di un ip statico, che se non mi sbaglio pagando la compagnia telefonica in cui si è clienti e possibile farlo. Se ciò fosse veo magari lo potrebbero fare per noi microsoft e sony quando compriamo una console non sono molto esperto non giudicatemi se esprimo qualche cazzata ma se fosse possibile distinguere una console da un computer potrebbe essere una soluzione.
che bello lavorare nell'IT-.-...
Gran bell'articolo. Complimenti.
Vorra' dire che giocheremo piu' tempo in singolo .
L'avete fatta troppo complicata, gli attacchi ddos sono come i vecchiettini in fila alla posta per ritirare la pensione XD
:D
bellissimo articolo, complimenti al boss!!!
C500r, qui nessuno obbliga nessuno, se io voglio giocare online sono libero di farlo, non credi? Secondo te questi idioti che diritto avrebbero di decidere qiello che io posso o non posso fare?
Ma quali ragioni nobili, se l'hanno detto anche loro che l'hanno fatto "per farsi quattro risate", salvo poi dire che hanno voluto spingere Sony e MS a migliorare la loro sicurezza. Se non fosse che un attacco DDoS non ha NIENTE a che fare con la security. E si, sono dei bamboccetti, dei ragazzini viziati che non hanno nulla di meglio da fare nella vita che rompere le balle a tanta gente che si è comprata o ha ricevuto in regalo una console e non ha potuto connetterla online. Ragioni nobili... ma li hai letti i loro tweet? Prima dicevano che avrebbero smesso solo se la gente li avesse ritwittati e messi in follow su twitter, poi è bastato che Kim Dotcom gli sventolasse sotto il naso un paio di migliaia di codici d'accesso Premium a MEGA, e hanno terminato l'attacco. Nobili, ma lol. Ripeto: un branco di bamboccetti viziati, tutto qui. Mica parliamo di Anonymous o altri attivisti, eh.
Bambocetti? Microsoft n. 1? Oh my god. Dietro a questi attacchi ci sono ragioni molto piu nobili di quello che pensate voi, inoltre se fanno cosi tanta fatica a smascherarli tanto bambocetti non sono. A me sembra che i bambocetti siano piu quelli che si infervorano perche la loro console non si collega al server e non possono giocare ad un videogame. Infervoratevi per cose piu serie. Accettate di acquistare e dare un sacco di soldi a multinazionali che vi impongono di collegarvi in ogni momento ai loro server per controllarvi altrimenti non giocate? Vi lamentate di questo ma continuate lo stesso a dargli soldi? Bene, non giocate piu.
Grande Giuseppe, ora guardero' la fila al casello con altri occhi! XD!!!
....e cmq conoscendo microsoft qualcosa farà..... da questo punto di vista è sempre stata la N°1.....
Caro PAOLORD REALFOX.....capisco il tuo incazzamento, ma forse NON TI SEI LETTO LE CLAUSOLE DI CONTRATTO che invece hai accettato all'acquisto della consolle e dell'abbonamento xboxlive.....leggile prima di criticare e sfavarti.....
Per me è sbagliato anche dargli così tanta visibilità, perché questi appunto sono bamboccetti che lo fanno solo per far parlare di sé e ottenere followers su Twitter. Non capisco peraltro perché Twitter non condanni un uso simile del proprio servizio sospendendo l'account a tutti questi pseudo-hackers...
@paolord realfox inceve di criticare tu che faresti ?...non metterti nei panni dell automobilisti mettiti nei panni di chi gestisce il casello...io non capisco solo una cosa...quanto è facile/difficile eseguire un attacco del genere ? lo può fare chiunque oppure devi essere un maledetto genio ? perchè non capisco come ingegneri informatici preparati tra quelli delle multinazionali e quelli della polizia non siano in grado di smascherare queste persone...se altri gruppi di hacker hanno possibilità e contatti per farlo perchè non ci dovrebbero riuscire pure loro ?
Bell'articolo,così finalmente molti capiranno bene la storia e finirla di criticare a vanvera la M.S e Sony eccetera per questo problema.Ovviamente salvo eccezioni,che sono una battaglia persa a fargli capire le cose.Comunque oggi a pranzo sul tg2 ne hanno parlato,di sti bambocci dei lizard squad e del vario casino creato,non solo nei videogiochi.Sarò forse estremo,ma io sta gente la fucilerei all'istante,perchè la stupidità di tale portata non è ammissibile!
@paolord realfox no, a giudicare da quello che scrivi non c'hai capito molto di tutto il discorso
Finalmente un po di chiarezza su questi attacchi ddos...grazie come sempre Neural
Non é cosi semplice? bene, allora risarciteci di tutto e vaff.....o!!!!!!!!!!!!
ok,ora inizio a capirci qualcosina, ma viene spontanea una domanda....noi il casello autostradale lo paghiamo prima di metterci in coda...lo paghiamo anche molto profumatamente tra giochi, abbonamenti, dlc a pagamento e c...ate varie!!Senza considerare che ho elargito ben 399 euro x una xbox one che al momento dell acquisto mi garantiva svariati servizi che funzionano solo sul live e con un abbonamento gold!!!Sono la Microsoft e la Sony che devono prendere provvedimenti!!!!Esiste una soluzione per tutto!!!Anche le nostre merdose autostrade italiane hanno un telepass....se io lo pago non faccio coda!!!semplice.