Da qualche giorno si rincorrono sul web alcune voci secondo le quali Crytek, lo sviluppatore europeo a cui dobbiamo i vari Crysis e Ryse: Son of Rome tanto per citare qualche titolo sarebbe in gravi difficoltà economiche. Nonostante la stessa compagnia abbia ufficialmente negato tali rumor secondo alcune fonti anonime la situazione non sarebbe comunque così rosea per Crytek. Sembra infatti che ben 100 membri dello staff abbiano lasciato la compagnia dal marzo scorso anche a causa di pagamenti mancati o ritardati.  

Sempre secondo queste fonti sarebbero diversi i progetti cancellati negli ultimi mesi, tra i quali anche il seguito di Ryse: Son of Rome le cui vendite non troppo brillanti potrebbero aver contribuito alla attuale situazione in cui versa la compagnia. Altro problema riportato sarebbe la mancanza di comunicazione tra le varie sedie sparse tra Europa e USA che insieme ad alcune scelte ritenute sbagliate, quali ad esempio il dedicarsi a tipologie di giochi come Free to play e Moba (multiplayer online battle arena) in ritardo rispetto al momento della loro effettiva esplosione sul mercato avrebbero portato Crytek quasi alla bancarotta.

Va però ricordato che Crytek, oltre a vendere ed offrire supporto per il proprio motore grafico CryEngine si sta occupando dello sviluppo di diversi titoli, tra i quali gli appena annunciati Homefront: The Revolution, Hunt: Horrors of the Gilded Age, Arena of Fate,  che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi, salvo imprevisti a questo punto.