Stando a quanto dichiarato dal producer Dominic Guay in un'intervista riportata nel numero 139 della prestigiosa rivista games™, gli sviluppatori di Watch Dogs avrebbero voluto indirizzare l'ossatura ludica del loro attesissimo titolo verso un'esperienza che, per essere goduta appieno, richiedesse al giocatore di approcciare l'universo di gioco in modo intraprendente ed esplorativo . Focalizzarsi eccessivamente sulla storyline principale, infatti, appare come la scelta meno opportuna secondo i ragazzi di Ubisoft Montreal, in quanto si andrebbe così ad alterare in maniera negativa la formula di gioco voluta dai programmatori, caratterizzata da una forte propensione allo svolgimento di numerosi incarichi alternativi.

Qui di seguito vi riportiamo un interessante estratto proveniente dall'intervento di Dominic, il producer di Ubisoft Montreal, che aiuta a comprendere meglio le ragioni di fondo che hanno condotto ad una tale scelta:

“Il bilanciamento tra contenuti primari e secondari dipende esclusivamente da come approcciate il titolo, e proprio ora stiamo conducendo delle prove con la versione finale di Watch Dogs, invitando alcune persone a giocarci: abbiamo dedotto che una parte dei giocatori tende ad incentrarsi esclusivamente sulla storia principale, mentre un'altra preferisce dedicarsi ad attività secondarie e ad esplorare la mappa, ritornando sulle missioni primarie in un secondo momento. Quest'ultimo atteggiamento è proprio ciò che avevamo in mente sin da quando abbiamo iniziato a creare il mondo di gioco. Non voglio ridurre il tutto in numeri, ma direi che tendenzialmente vi sono molti più incarichi secondari da svolgere rispetto a quelli primari, di modo che i giocatori che preferiscono dedicarsi a missioni da vigilante e combattere i nemici potranno farlo per giorni e giorni. Abbiamo inoltre inserito lungo la città molti eventi dinamici che non ci sentiamo di definire propriamente "missioni". Ve ne abbiamo mostrati alcuni nei precedenti filmati dimostrativi in cui erano in corso delle losche attività criminali, ed il giocatore poteva decidere liberamente se intervenire o meno. Sono presenti anche dei contratti che il giocatore può accettare da varie fazioni (e che influeranno sullo sviluppo delle differenti abilità di Aiden) così come quelle che a noi piace chiamare "tendenze narrative", ovvero le situazioni in cui il giocatore può hackerare ed origliare le conversazioni telefoniche altrui o capire cosa sta realmente accadendo dietro le quinte. Sentirete parlare di numerose questioni, e noi abbiamo voluto che il giocatore ne potesse esser coinvolto grazie allo studio ed all'investigazione delle relative circostanze. Per noi è stato fondamentale non solo conferire a Watch Dogs un solido contesto narrativo che facesse da cornice agli eventi principali, ma anche fare in modo che il giocatore stesso fosse spronato ad approfondirne le varie vicissitudini. Tutto questo è stato posto alla base del nostro lavoro con il gioco."


Voi cosa ne pensate? Avreste preferito un maggiore approfondimento della storyline principale oppure siete felici di sapere che l'impegno profuso verso le attività secondarie di Watch Dogs è stato largamente favorito dagli sviluppatori?