Quando Ubisoft annunciò il posticipo di Watch Dogs, spiegò che era per dare maggior tempo al team di migliorare il gioco, senza entrare ulteriormente nei dettagli. Oggi il producer Dominic Guay ha spiegato a Polygon che, man mano che si avvicinava la data prevista di novembre, il gioco iniziava a prendere forma, tutti gli elementi si incastravano tra loro e gli sviluppatori si resero conto di diversi problemi, il primo dei quali era un'eccessiva ripetitività.

Guay ha spiegato che sia le possibiltà di interazione con l'IA che le varie reazioni delle persone ai nostri tentativi di hacking iniziavano a diventare troppo ripetitive dopo qualche ora di gioco, e il team ha capito che doveva aggiungere più varianti, più possibilità ed un maggior numero di possibili reazioni per far sì che il tutto non sembrasse ripetitivo e finto. Un altro problema erano anche le basse probabilità di trovare un'IA hackerabile: nel gioco era stata impostata una probabilità del 30% che in una missione fossero presenti IA hackerabili, ma questo creava il problema che si potevano fare 3-4 missioni di seguito senza trovarne neanche una. Si è deciso quindi di intervenire per bilanciare meglio anche questo aspetto.

Sencondo il producer, il tempo aggiuntivo è servito per creare un gioco migliore, molto più vario e realistico, dove ogni persona con la quale avremo a che fare dimostrerà di avere un'identità unica, diversa dalle altre. E noi ci auguriamo che sia davvero così: non vediamo l'ora di provarlo per potercene sincerare.

Vi lasciamo proponendovi un filmato mostrante una serie di sequenze di gameplay: il gioco sembrerebbe piuttosto ridimensionato graficamente rispetto a quanto mostrato inizialmente all'E3 del 2012, ma lasceremo giudicare a voi stessi. La versione mostrata dovrebbe essere quella PS4.