Come sappiamo, il creatore della serie Resident Evil Shinji Mikami si sta occupando di The Evil Within, una nuova avventura horror che offrirà un'esperienza terrificante e dovrà essere considerato un survival horror nel vero significato della parola, questo stando alle parole del team di sviluppo. Nel corso di una recente dichiarazione lo stesso Mkami ha tenuto a precisare anche che il titolo presenterà parecchie situazioni in cui l'uso della materia grigia avrà un ruolo predominante per sconfiggere i nemici, ancor più dell'uso delle armi. 

Uno dei punti focali del gioco è la scarsa capacità del protagonista: questo significa che non impersoneremo un provetto "cacciatore di zombie" così come accade in Resident Evil i cui protagonisti sono membri addestrati all'uso delle armi da fuoco come mitragliatrici e lanciarazzi. Il personaggio principale di The Evil Within sarà un detective che, alla fine, non si ritroverà fondamentalmente a cercare e capire chi è l'assassino della vicenda ma a tentare di salvarsi e sopravvivere in un mondo tetro e dai mille pericoli. 

Mikami ha spiegato che se anche Sebastian ha una pistola, questa non potrà essere considerata l'oggetto che lo porterà alla salvezza. Ci sono una multitudine di trappole disseminate lungo il percorso che i giocatori dovranno imparare a sfruttare a loro vantaggio per avere la meglio sul nemico. E' ovvio che potremo usare anche la pistola ma il titolo sarà impostato in modo da non avere tante munizioni e le poche che avremo magari conservarcele per eventuali situazioni ancora più critiche. 

Mikami spiega che il suo desiderio è quello di far usare ai giocatori il cervello dato che, riflettendo, capiremo che ci saranno parecchi modi strategici per sopravvivere, utilizzando per l'appunto trappole e sfruttando lo scenario in vari punti. 

Con il passare degli anni, i titoli horror si sono basati maggiormente sul piacere di sconfiggere un nemico invece che sulla paura del giocatore che non sa mai quale pericolo incombe dietro l'angolo. Mikami vuole fondere assieme questi due aspetti soffermandosi comunque più sul secondo. Il giocatore "dovrà risolvere il mistero con le proprie mani", spiega il producer, in un mondo in cui le situazioni cambieranno in tempo reale e tormenteranno il giocatore. 

Le premesse per la produzione di un ottimo titolo ci sono tutte, a questo punto auguriamoci di poterne vedere quanto prima il gameplay.