XCN, Xbox Community Network, ci ha fornito una intervista con John Calhoun di EA, associate producer per Dead Space 3, nella quale viene data risposta ad una serie di domande poste dai siti appartenenti al network. L'intervista è in inglese, molto lunga e molte delle cose dette sono già note, quindi eccovi di seguito un estratto delle informazioni più interessanti emerse. Se volete leggere l'intervista per intero, la trovate nella versione inglese di questa stessa notizia.

Per prima cosa, alla domanda di come il titolo conta di attrarre nuovi giocatori, Calhoun ha spiegato che la co-op drop-in/drop-out è pensata anche per attrarre chi magari non si era mai avventurato nei precedenti giochi, con la possibilità ora di immergersi negli orrori del titolo in compagnia di un amico. Ma chi volesse giocare in solitaria avrà un'esperienza del tutto paragonabile alle precedenti, visto che non dovremo esplorare gli ambienti con la costante presenza di un compagno guidato dalla IA: Carver entra in scena solo quando un secondo giocatore si aggiunge alla partita, ed in tal caso potremo godere di dialoghi e cut-scenes presenti solo nella cooperativa.

Il producer ha poi spiegato che chi è nuovo alla serie non avrà problemi neanche per quanto riguarda la storia, visto che il titolo è giocabile tranquillamente stand-alone: ovviamente i veterani potranno giovare sia della conoscenza delle tattiche di combattimento fatta nei primi due giochi, sia di tutto il bagaglio di nozioni sulla storia apprese finora. Ed a proposito di storia, Isaac si porterà dietro le conseguenze degli avvenimenti alla fine di Dead Space 2, con nuove abilità e possibilità che potremo scoprire solo giocando; il protagonista sarà poi ancor più caratterizzato, loquace come nel secondo episodio e con una vasta gamma di espressioni facciali e capacità recitative.

Riguardo alle aree in assenza di atmosfera, alla domanda se queste introdurranno un elemento maggiormente survival nel gioco per via della necessità di trovare bombole d'ossigeno per restare in vita, Calhoun ha spiegato che queste hanno in realtà lo scopo di far sentire al giocatore di stare davvero nel vuoto dello spazio, quindi di immergerlo e creare la giusta atmosfera, e non presentano grandi sfide di gameplay anche se sicuramente bisognerà accertarsi di non rimanere mai a vuoto di ossigeno.

Speriamo che queste informazioni possano aver dato risposta a qualcuno dei vostri interrogativi, anche se molti probabilmente saranno stati dissipati col rilascio della recente demo. Vi ricordiamo che Dead Space 3 è atteso nei negozi per il 7 febbraio.