Per gli appassionati proponiamo di seguito una piccola parte di uno dei capitoli del libro "La Cripta dell'Abominio" appartenente alla saga Darksiders. Il libro uscirà anche in lingua nostrana in concomitanza con Darksiders II e avrà come protagonisti i due cavalieri dell'apocalisse Guerra e Morte. Buona lettura!
Sotto le incrostazioni di fango, Morte scorse quello che sembrava un piccolo scudo montato su una manopola. Sfiorandone appena la superficie con la mano, spazzò via parte dello sporco. Sembrava fatto principalmente d'osso vecchio e macchiato, con articolazioni in maglia d'acciaio sulle dita del guanto. Il brocchiero era un volto, stretto e lungo. La bocca, che si apriva appena sopra il polso della manopola, sfoggiava una chiostra di orribili zanne, e tutto intorno allo scudo correva un bordo frastagliato di corna. Un unico, enorme occhio sporgeva sopra quelle fauci spalancate.
“Il Mortis”, sussurrò.
“È... uno di loro?”, chiese Guerra. Poi, al cenno di assenso di Morte, aggiunse: “Ho sentito qualcosa nell'aria, subito prima che Hadrimon estraesse la pistola...”
“La Nera Mercé”, disse Morte.
“Sì. Ma qui non la avverto”.
Morte si chinò fino a sfiorare con il viso quell'oggetto immondo, quasi lo stesse annusando. “Credo”, disse lentamente, “che sia morto”.
“Morto?”
“Te l'ho detto: i Grandi Abomini sono oggetti animati, pur se da una forma di vita che ci è difficile riconoscere come tale. È quella consapevolezza, quella malevolenza, che avvertiamo al loro cospetto, almeno quanto la loro nuda potenza. Ma questo...” Ancora una volta, fece scorrere i polpastrelli sulla manopola, senza mai arrivare a toccarla. “Conserva ancora dell'energia, ma è appena una traccia. È possibile che il Mortis funzioni ancora, con una frazione infinitesimale della sua forza originaria, ma non c'è più vita, in lui”.
Anche Guerra si curvò su quello strano oggetto, ma senza avvicinarglisi quanto Morte. “Non pensavo che esistessero Abomini con funzioni difensive”.
“No, infatti. Certo, è uno scudo, ma il suo scopo principale non è mai stato quello di proteggere il suo proprietario... Non direttamente, almeno”.
“Ma allora...?”
Morte si raddrizzò, fissando la parete di fronte per evitare lo sguardo del fratello. “Quando veniva risvegliato ed era nel pieno delle sue forze”, disse in tono cupo, “il Mortis reagiva agli attacchi emettendo un raggio concentrato di energie profane. Era incredibilmente veloce, in grado di spostarsi da un capo all'altro di un mondo in un batter di ciglia”.
“E il suo bersaglio?” Guerra incalzò il fratello, che sembrava riluttante a proseguire.
“Un amico, un familiare o una persona amata, scelta scandagliando i ricordi e le emozioni più intense dell'aggressore”.
Ovviamente è molto poco quel che vi abbiamo riportato, ma di certo appassionante per coloro che attendono con trepidazione il nuovo capitolo della saga.
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