Nel corso di un intervista con OPM UK, lo scrittore di Assassin's Creed III Matt Turner ha spiegato che l'America che troveremo nel gioco sarà una nazione molto diversa da quella che ci aspetteremmo di vedere: come parte del suo impegno per mantenere la giusta accuratezza storica, Ubsoft Montreal vuole mantenere le distanze dal pattriotismo a stelle e strisce che si trova praticamente in tutte le produzioni americane.

Prima di tutto non si tratta ancora degli USA ma dell'Inghilterra: Turner ha infatti spiegato "La verità è che l'America non esisteva fino al 1783, anno in cui il nostro gioco si conclude".

Prima di questa data, il Vecchio Mondo vedeva l'America come una colonia e le battaglie che vi si combattevano erano parte di una sorta di guerra civile in terra straniera. Il protagonista di Assassin's Creed III, Connor, non appartiene a nessuna delle fazioni della rivoluzione, pensa soltanto ad affrontare i Templari, nemici giurati degli Assassini, il tutto richiama alcuni parallelismi storici con i nativi d'America. "Non si tratta di Americani o Inglesi, si tratta di Inglesi ed Inglesi, questa è una cosa su cui vogliamo essere molto chiari".

"Non è la solita America tutta libertà e comunità" - continua parlando in modo esplicito la storia dei coloni d'America e accennando al tema della schiavitù - "È una cosa di cui siamo consapevoli, praticamente tutti avevano degli schiavi, i primi gruppi che si sono battuti per l'emancipazione non sono apparsi fino al 1787".

"È stato molto dopo la fine della storia del nostro gioco che la schiavitù è stata messa in duscussione. Riteniamo che questo argomento meriti un certo tipo di attenzione perchè è una cosa molto grave e merita di essere trattata con il massimo rispetto. Non vogliamo fuggire dall'argomento non mostrandolo".

Turner ha però concluso spiegando che non è comunque questo il fulcro principale del gioco: "Ci stiamo documentando su cosa c'era e cosa si faceva a quel tempo ma vogliamo essere cauti con quello che il mondo ha sempre voluto coprire di quel periodo storico. Si tratta di un argomento importante. Non avremo paura di mostrare quello che c'era ma non vogliamo certo renderlo il fulcro del nostro gioco".

Sembra quindi che Ubisoft voglia affrontare la storia di Assassin's Creed III con una sensibilità molto europea, guardandosi bene dall'abbracciare clichè e patriottismi americani, cosa che i fan temevano fino a questo punto. E' sicuramente una notizia rassicurante, che ci fa capire come anche l'accuratezza storica - pur nei limiti di un'opera di fiction come questa - stia a cuore degli sviluppatori. Il gioco è atteso per il 31 ottobre, ed a breve dovrebbe essere rilasciato il primo filmato mostrante il gameplay.