Nel corso di una recente intervista il game director di DeadLight Raul Rubio ha rivelato informazioni inedite relative a questo particolare platform game infarcito da elementi puzzle atteso per la prossima estate come nuova esclusiva per il Live Arcade. Rubio ha precisato, innanzitutto, che la data in cui sarà ambientato cronologicamente il titolo, ossia nel 1986, non è stata scelta a caso dagli sviluppatori in quanto è l’anno in cui sono accaduti vari eventi legati alla luna.

In più, sempre per Rubio, se tali eventi che dicerto non lasciano indifferenti la natura umana, li colleghiamo, anche, a temi trattati in film come First Blood e Day of the Dead ne scaturisce un gioco unico nello stile grafico.

DeadLight avrà come scenario principale la Columbia Britannica in Canada dove la popolazione è stata decimata, e trasformata in pericolosi assassini da una violenta epidemia le cui cause che l'hanno scatenata, al momento, non sono note. Tutti sono stati colpiti da questo raptus omicida: vicini, genitori, fratelli mutandosi in “shadow”, soltanto un uomo è riuscito ad evitare di essere colpito dall’epidemia: Randall Wayne che impersoneremo.

Rubio definisce il gioco non un semplice platform basato su salti da una piattaforma all’altra, evitando le comuni intemperie tipiche del genere, ma un titolo incentrato sulla fisica e risoluzione di enigmi, simile, quindi, più a un Portal. Randall dovrà farsi stada per gli scenari piazzando intelligentemente trappole per eliminare i nemici.

Nel corso dell’avventura, il protagonista entrerà in possesso anche di alcune armi ma queste non risulteranno efficienti contro un nemico quanto, invece, le trappole e come queste ultime saranno posizionate. Rubio afferma, infatti, che usare esclusivamente le armi sarà “una pessima scelta” da parte del giocatore. Bisognerà, insomma, fare molto uso della materia grigia in questo gioco in cui unico scopo sarà quello di riuscire a sopravvivere e non di salvare il mondo, moda ormai diffusa nel campo video ludico.

La storia di DeadLight è stata scritta dal drammaturgo spagnolo Antonio Rojano e si ispira a Cell di Stephen King, The Road di Cormac McCarthy e Hello America di J.G. Ballard. Speriamo quanto prima di poter osservare il gioco in movimento.