Il costruttore di Silicon Valley AGEIA ha annunciato la produzione di quello che è il primo microchip dedicato all'esecuzione delle routine di gestione della fisica nei videogiochi, e, anche se non dichiarato esplicitamente, questo potrebbe avere a che fare con Xbox 2.

Il nome del chip è AGEIA PhysX, e promette di portare nel mondo dei videogiochi una rivoluzione pari a quella che si ebbe con l'introduzione dei chip dedicati al rendering dei giochi in 3D, ormai utilizzati in tutte le schede grafiche. Utilizzando un tale componente, gli sviluppatori avrebbero infatti la possibiltà di demandare interamente l'esecuzione delle routine per la simulazione della fisica negli oggetti dei giochi, operazione che oggi viene compiuta interamente via software (tremite librerie come il noto Havok) rubando una buona porzione di potenza computazionale al microprocessore. E' evidente quindi quali potrebbero essere i vantaggi in termini di prestazioni per una piattaforma che adottasse un simile componente hardware.

Il produttore ha annunciato che il microprocessore sarà adottato sia su PC che sulle console di prossima generazione, senza specificare però in quali sarà presente. Questo però combacia perfettamente con un vecchio rumor legato ad Xbox 2 e circolato su alcuni forum americani, secondo il quale la prossima console Microsoft incorporerà un chip dedicato alla simulazione della fisica.

Che sia quindi questo il rumoreggiato microprocessore aggiuntivo in Xbox 2? Se così fosse, le cose si farebbero molto interessanti: potremmo contare su una simulazione della fisica degli oggetti virtualmente in tutti i giochi (o almeno in quelli in cui ha senso), unita contemporaneamente a prestazioni ancora più elevate grazie al minor carico gravante sulla CPU.