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E3 2010 - il Kinect messo alla prova
E' indubbio come il Kinect, il nuovo sensore di movimento di Microsoft, goda di molta popolarità all'E3: quasi tutti gli sviluppatori presenti hanno almeno un titolo dedicato alla nuova periferica, e ovunque questi vengano mostrati si creano gruppi di persone interessate a capire come funzioni. Microsoft mi ha invitato oggi in un tour per provare sei dei titoli più importanti previsti per Kinect: eccovi le mie impressioni a caldo.
I titoli che ho potuto provare sono Kinect Adventures, Kinect Sports, Kinect JoyRide, Kinectimals, Shape Yourself e Dance Central. Con tutti i titoli non ho avuto alcun problema ad essere riconosciuto dalla periferica: non appena entrato nel suo campo visivo sono sempre stato immediatamente "agganciato" e pronto per giocare. Nelle stanze dove avevano luogo le prove sono sempre stato messo ad una distanza di circa 2 metri dal Kinect: mi è stato spiegato che questa è la distanza consigliata per i giochi che devono inquadrare tutto il corpo. E nonostante avessi spesso delle persone dietro di me, il riconoscimento ha sempre funzionato senza problemi o interferenze. Per quanto riguarda il ritardo nel riconoscimento, nella maggior parte dei giochi non l'ho notato o comunque non mi ha dato problemi: l'unico in cui ho avuto qualche problema è stato Ricochet di Kinect Adventures, perchè le palle da colpire arrivano a grande velocità e anche un minimo ritardo può fare la differenza tra il prendere la palla e mancarla.
Sicuramente sia Kinect Adventures che Kinect Sports diventeranno dei favoriti nelle feste tra amici: pur trattandosi in entrambi i casi di titoli piuttosto semplici, mi sono trovato a ridere e divertirmi con le persone con cui li stavo provando, segno che alla base ci sono tutti gli elementi per uno spensierato divertimento in compagnia. Mi è stato inoltre confermato che, almeno Kinect Sports, supporterà anche il multiplayer online per competere con gli amici connessi a Xbox Live.
Quello che mi ha maggiormente colpito tecnicamente è invece Shape Yourself, il gioco di fitness di Ubisoft: non appena davanti alla telecamera ha riconosciuto la mia silouhette e creato un modello tridimensionale del mio corpo, addirittura riproducendo il disegno sulla maglietta che indossavo. Ho provato vari esercizi per tenersi in forma, durante i quali il gioco tiene il conteggio delle calorie bruciate, e anche quello dello Yoga: tutto ha funzionato come previsto, con un buon riconoscimento dei movimenti. Non è sicuramente il tipo di gioco che fa per me, ma vedo sicuramente il potenziale per un titolo di successo soprattutto presso il pubblico femminile: è come avere un personal trainer sempre a disposizione.
Molto ben fatto anche Dance Central: in base alla difficoltà impostata il titolo propone coreografie più o meno complesse, e se si accorge che il giocatore non riesce a svolgerle al meglio entra automaticamente in modalità allenamento facendo eseguire le singole mosse prima lentamente e poi velocemente, finchè non si è raggiunto un buon livello.
Kinectimals è invece un titolo dichiaratamente dedicato ai più piccoli: dopo aver scelto il proprio tigrotto è possibile dargli un nome che lui riconoscerà quando nominato, per poi coccolarlo, giocarci insieme o fargli svolgere una delle oltre 30 attività disponibili, come un percorso di agilità che mi è stato fatto provare. Non mi esprimo sul gioco visto che non appartengo certo al target di riferimento, comunque tecnicamente mi è sembrato molto valido, con ottime animazioni e comportamenti dell'animale virtuale. Al lancio del gioco saranno addirittura commercializzati dei tigrotti di pelouche che portano al collo delle targhette codificate: ponendole davanti al Kinect sarà possibile trasferire nel gioco il pelouche.
Il titolo che mi ha invece deluso maggiormente è stato Kinect JoyRide: si tratta di un titolo automobilistico super-arcade, in cui si guida fingendo di impugnare un volante con le mani. La guida mi è sembrata troppo imprecisa e approssimativa, adatta magari a un pubblico casual meno esigente. Mi è piaciuta però una modalità chiamata Stunt Run, in cui bisogna eseguire dei grandi salti su una rampa ad U simile a quelle usate nello skateboarding, effettuando poi evoluzioni col corpo per fare più punti.
In conclusione i titoli Kinect hanno quasi tutti mantenuto le promesse iniziali grazie soprattutto al fatto che il sistema di controllo funziona senza particolari problemi. Parliamo comunque di titoli dedicati ad un pubblico di giocatori occasionali e che difficilmente potranno interessare gli hardcore gamers: non ci resta che vedere cosa ci aspetta invece in titoli "seri" che prevedono di sfruttare la periferica, come Fable III e Forza.
Vi lascio ad alcune foto scattate dal Kinect mentre giocavo a Kinect Adventures e Kinect Sports, così che possiate verificare anche la qualità delle foto prodotte dal dispositivo.
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