Tramite la rivista Game Informer siamo in grado di riportarvi i primi dettagli relativi di L.A. Noire, titolo a giocabilità aperta in sviluppo presso gli australiani Team Bondi per conto di Rockstar Games. In primo luogo viene fatto accenno su dove il gioco verrà ambientato: per la prima volta Rockstar ha deciso di prendere una città realmente esistente, infatti la trama si svolgerà in una Los Angels del 1947.

Secondo quanto dichiarato dal team di sviluppo, il titolo presenterà caratteristiche totalmente differenti da quelle proposte negli altri prodotti a giocabilità aperta. Vestiremo i panni di un poliziotto di quartiere chiamato Cole Phelps, e avremo il difficile compito di ripulire le strade della città non solo da ogni titpo di malfattore, ma anche da una polizia del tutto corrotta. Nonostante tutti questi problemi, il protagonista si troverà ad affrontare anche i suoi fantasmi del passato nati per alcune cose "molto cattive" compiute durante la Seconda Guerra Mondiale (probabilmente ci verrà svelato tutto nel corso dell'avventura). Durante il gioco, Phelps da semplice poliziotto, salirà di livello entrando a far parte della sezione omicidi.

Come detective ci troveremo a  risolvere i casi con un misto di investigazione, interviste ed interrogatori. Quando saremo sulla scena del crimine, non troveremo le prove evidenziate in posti scontati, servirà un buon occhio per trovare gli indizi importanti. Se per esempio troviamo degli occhiali su una presunta scena del crimine, li potremo raccogliere. A questo punto il taccuino si aggiornerà con l'azione che abbiamo compiuto. Il taccuino sarà consultabile in qualsiasi momento.

Le cose diventano ancora più interessanti per il sistema di dialogo. Il Team Bondi sta usando una nuova tecnologia rivoluzionare che potrebbe modificare il modo di creare giochi, si tratta di un sistema di facial motion capture, gli attori vengono lasciati da soli in una stanza piena di telecamere e fatti recitare, le cineprese riprendono tutto quello che avviene sul volto catturando le espressioni dalle più marcate fino a quelle che parrebero meno significanti, il tutto viene poi inserito all' interno del gioco e riprodotto in 3D senza bisogno di animatori. Stando a Game Informer il risultato è notevole, le immagini appaiono perfette e questo aiuta di molto il gameplay.

Quando nel gioco dovremo intervistare/interrogare qualcuno, dovremo prestare attenzione alle sue espressioni, in questo modo ci sarà più semplice intuire se la persona sta mentendo. Come in Mass Effect le domande saranno a scelta multipla: convincere, accusare e forzare. Il modo con cui condurremo i colloqui e gli interrogatori sarà condizionato molto dalle reazioni del sospettato, potremo poi approfondire con più calma e meglio ogni testimonianza e prova selezionando il taccuino.
Sfortunatamente Game Informer non ha potuto vedere le sequenze action, quindi questa parte per ora resta un mistero.

Vi aggiorneremo non appena verranno rilasciati gli scans o altre info.