RECENSIONE - Metaphor: ReFantazio
La nuova opera di Hashino è un JRPG assolutamente riuscito e incantevolmente appagante da giocare, ma con un grave problema d'identità. Metaphor: ReFantazio è un Persona che ha cambiato d’abito, ma che non riesce a celare del tutto la sua vera identità. E forse nemmeno lo vuole. Ci sono importanti differenze che donano all’opera una sua unicità, ma il legame con la saga che l’ha preceduta è evidente, soprattutto per quel che riguarda il versante tecnico. Graficamente arretrato ma sorretto da una direzione artistica magistrale, l’Opera di Studio Zero si impone immediatamente come un titolo destinato a camminare su un sentiero di prestigio, il cui terreno insidioso derivato dal suo essere troppo ancorato al passato, potrebbe far sprofondare una gemma che, con più coraggio e innovazione, avrebbe potuto risplendere come la corona di un Re. 8.5
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