RECENSIONE - Wild Hearts
Wild Hearts è un hunter-like rispettoso delle tradizioni ma, allo stesso tempo, anche molto coraggioso. L’introduzione del sistema di costruzione delle strutture Karakuri e la maggiore attenzione rivolta alla sceneggiatura permettono infatti al titolo di differenziarsi nel modo corretto dalla concorrenza, ma senza rinnegare le fondamenta del genere basate su un gameplay estremamente stratificato e su una sorta di “circolo vizioso” tra la necessità di creare nuovi equipaggiamenti per andare a caccia e il bisogno di andare a caccia per raccogliere le risorse necessarie a fare ciò. La cura riposta nel disegnare i Kemono e nel confezionare un’esperienza di gioco capace di soddisfare sia i giocatori più esigenti sia chi si avvicina per la prima volta al genere sono un valore aggiunto all’interno di una produzione che, pur con qualche problema di troppo legato alla gestione della telecamera e ad altri piccoli difetti di gioventù, si candida non solo come una delle migliori alternative alle serie già in circolazione ma anche come il primo esponente di un ipotetico percorso di evoluzione del genere. 8.3
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