RECENSIONE - Lies of P
Lies of P è un ottimo action-RPG in terza persona, nonché il miglior souls-like non From Software pubblicato negli ultimi anni. Un titolo non particolarmente originale, ma comunque capace di tenere incollato il giocatore allo schermo grazie a un sistema di combattimento di altissima qualità e a un sistema di crescita ben strutturato. A rendere l’intera esperienza ancora più coinvolgente ci pensano i continui rimandi al romanzo di Collodi, declinato in maniera magistrale per dare vita a un modo di gioco estremamente sfaccettato, e una realizzazione tecnica di ottima qualità, impreziosita da uno stile simil-steampunk che si adatta alla perfezione al titolo. I difetti ovviamente ci sono, specie quando si analizza la curva di difficoltà e ci si sofferma su alcuni escamotage introdotti per aumentare in modo artificiale il livello di sfida, così come i limiti della produzione, particolarmente evidenti se si confrontano l’estensione della aree, la complessità del level-design e il numero di armi con i titoli di From Software, ma si tratta comunque di piccole imperfezioni, che ridimensionano solo in minima parte il valore di un titolo che tutti gli amanti dei titoli d’azione dovrebbero provare almeno una volta, magari approfittando della sua presenza nel catalogo Xbox Game Pass. 8.5
>