RECENSIONE - Far Cry 6
Far Cry, la serie, è ormai una cosa mastodontica. Ogni episodio è più grosso e più denso del precedente, e solo per questo motivo Far Cry 6 compie un grande lavoro nel tenere insieme tutti i pezzi senza crollare sotto il suo stesso peso. Di contro, però, deviare il corso di un colosso del genere richiede un grande guizzo, un colpo di reni che al momento non sembra essere all’orizzonte. È inevitabile, dunque, che di fronte ad un’opera in cui gran parte degli elementi sono già noti, inizi a farsi strada il desiderio di qualcosa di più, fosse anche solo una maggior rifinitura delle cose in essere. Far Cry 6 non è il capitolo in cui tale desiderio viene esaudito: funziona ma non entusiasma, offre molto, ma la quantità non è di per sé una qualità, e nel farlo, nel rimanere ancorato al passato (al netto di piccole variazioni) crea maggior consapevolezza sui suoi punti deboli. Insomma, Yara sarà anche libera, ma la sua rivoluzione si confonde come una delle tante che ci sono state e che ci saranno. 7.5
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