RECENSIONE - Elden Ring
Elden Ring è la naturale evoluzione del percorso di crescita di From Software. Un action-gdr che incanala tutta l’esperienza accumulata dagli sviluppatori nel corso degli anni e che abbraccia senza lasciarsi contaminare le meccaniche open world più tradizionali, per dare vita a un’avventura epica capace letteralmente di risucchiare il giocatore per tante, tantissime ore. Il gameplay affinato nel corso degli anni si sposa alla perfezione con la libertà di azione concessa al giocatore dagli sviluppatori, che non prendono mai davvero per mano il protagonista lasciandolo libero di vivere la propria avventura dall’inizio alla fine. Un’opera sontuosa e imperfetta, che nonostante i passi in avanti fatti non riesce a eliminare del tutto alcuni dei difetti che, da sempre, accompagnano le produzioni della software house guidata da Hidetaka Miyazaki. Difetti che innegabilmente impediscono al gioco di raggiungere la perfezione ma che, a conti fatti, non possono in alcun modo ridimensionare la portata di un capolavoro destinato non solo a lasciare un segno indelebile nel mondo dei videogiochi, ma anche a settare nuovi standard per il genere dei souls-like, e soprattutto, per quello degli open world. 9.2
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