RECENSIONE - Life is Strange
Chrysalis, il primo episodio di Life is Strange, nasce e prospera all’ombra delle acclamate produzioni Telltale Games, riproponendone l’architettura ramificata di scelte morali seppur cesellandone alcuni degli aspetti più spigolosi e criticati, creando il giusto compromesso tra avventura grafica e esplorazione interattiva e presentandosi come un teen drama dalle tinte mature e dalle tematiche incredibilmente contemporanee. Il comparto grafico, seppur lontano dall’eccellenza (specie in quanto ad animazioni), ha molto in comune con Remember Me, primo titolo del team francese, ereditandone la cifra stilistica, i bei modelli poligonali e la piacevole illuminazione. Se da un punto di vista estetico Life is Strange non fa gridare al miracolo, il suo comparto sonoro si dimostra ottimamente fornito, sia in quanto a sound design degli ambienti che per quanto riguarda la colonna sonora, tutti elementi che esaltano egregiamente l’atmosfera già molto riuscita del titolo; peccato solo per la totale assenza di localizzazione italiana, qualcosa che lo penalizzerà molto con chi non ha familiarità con l'inglese. Nonostante gli avvenimenti di questo primo capitolo partano fin troppo in sordina, sollevando più interrogativi che altro durante le tre ore di gioco necessarie a finirlo, mi sento di fidarmi della promessa di Dontnod Entertainment e rimango in attesa dei capitoli successivi di Life is Strange per un giudizio più oculato. 8.0
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